Corso Italia 7
Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of LiteratureDiretta da Daniela Marcheschi
La grande padronanza della letteratura italiana di Gandolfo Cascio
Da leggere perché… Italianista dell’Università di Utrecht, i suoi tre recenti volumi Il mestiere della persuasione. Scritti sulla prosa; Michelangelo in Parnaso. La ricezione delle Rime tra gli scrittori e Le ore del meriggio. Saggi critici sono la testimonianza di quando la critica si coniuga a stile e solida informazione, cioè a originalità espressiva e a finezza interpretativa
Quando la critica si coniuga a stile, solida informazione, cioè a originalità espressiva e a finezza interpretativa, merita leggere le opere che ne offrono testimonianza. Accade così con tre volumi recenti di Gandolfo Cascio, italianista dell’Università di Utrecht: Il mestiere della persuasione. Scritti sulla prosa (Ravenna, Giorgio Pozzi Editore, 2019); Michelangelo in Parnaso. La ricezione delle Rime tra gli scrittori (Venezia, Marsilio, 2019) e Le ore del meriggio. Saggi critici (Castiglione di Sicilia, Catania, Il Convivio Editore, 2020).
Il mestiere della persuasione è suddiviso in due parti. La prima, Saggi, raccoglie scritti su Giorgio Bassani, Elsa Morante di cui Cascio è un autorevole studioso, Alessandro Piperno e Fulvio Tomizza. La seconda, dal titolo parlante Recensioni e pretesti, tratta di un cospicuo numero di autori e artisti italiani e stranieri, morti e vivi e attivi: ad esempio, da Giuseppe Antonio Borgese, di cui Cascio ha pure approfondito gli studi, a Carlo Cassola e Vincenzo Consolo; da Giorgio de Chirico a Fëdor Dostoevskij; da Eduardo De Filippo a Umberto Eco; da Natalia Ginzburg a Silvana Grasso; da Molly Keane a Nancy Mitford; da Alberto Moravia ad Alice Munro; da Pier Paolo Pasolini a Elio Pecora e Leonardo Sciascia; dallo storico dell’arte John T. Spike a Pier Vittorio Tondelli.
Michelangelo in Parnaso è invece uno studio che mostra come il valore dell’opera in versi di Michelangelo – il cui linguaggio è personalissimo rispetto alla norma petrarchesca affermatasi nel Cinquecento – sia stato subito recepito da poeti e prosatori a partire da Francesco Berni e dal suo noto, lapidario, verso sulle rime dell’artista aretino: «e’ dice cose e voi dite parole». Lo scavo di Cascio non si ferma solo al Cinquecento, ma giunge fino al Novecento e con dovizia di dettagli. Da segnalare poi il capitolo finale sulle traduzioni che le rime di Michelangelo hanno ricevuto anche all’estero e sulle versioni in musica delle sue poesie.
Le ore del meriggio è una ulteriore prova dei larghi orizzonti di Cascio e della sua padronanza della letteratura italiana: fatto non scontato in un periodo in cui prevalgono specialismi all’eccesso anche in un campo come quello della letteratura, dove le tradizioni vivono e prosperano però nella ampiezza della durata. Il volume è infatti suddiviso in quattro sezioni: I. Sulla Prosa, con scritti su Borgese e la Grasso; II. Sulla Poesia, con saggi sull’Adone di Giovan Battista Marino, sui versi di Enrico Pea, di Carlo Levi, Giovanna Bemporad e Amelia Rosselli; III. La Critica d’Autore, su Giuseppe Baretti, Ugo Foscolo, Sandro Penna e la Ginzburg; IV. Letteratura, Arte e Cinema, ancora su Penna e la pittura, sulla Morante e l’arte e sul film Carmela (1993) di Pappi Corsicato «provocato» proprio dal romanzo morantiano L’Isola di Arturo (Torino, Einaudi, 1957).
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.