Corso Italia 7
Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of LiteratureDiretta da Daniela Marcheschi
Leonardo Sciascia, punta di diamante della cultura internazionale
Da leggere perché… Non solo per le sue battaglie civili, per lo sguardo attento che ha rivolto a nodi problematici della realtà italiana, ma anche perché è uno dei nostri autori che più a fondo hanno avvertito la necessità di imboccare alternative formali al Neorealismo. Qui indichiamo all’attenzione dei lettori due importanti numeri della rivista «TODOMODO» per chi voglia condurre degli studi adeguatamente informati sul grande scrittore siciliano
La Patria dei nomi. TODOMODO, Indici 2011-2020, a cura di Luca Rivali, Firenze, Olschki, 2020, Supplemento a TODOMODO, X, 2020.
TODOMODO, Rivista internazionale di studi sciasciani. A Journal of Sciascia Studies, Fondata da/Founded by Francesco Izzo, Anno XII – 2022 – Tomi I e II.
Indichiamo all’attenzione dei lettori, specialisti e non solo, questi due importanti numeri della rivista «TODOMODO»: un punto di riferimento irrinunciabile per chi voglia condurre degli studi adeguatamente informati sul grande scrittore siciliano Leonardo Sciascia (Racalmuto, AG, 8 gennaio 1921- Palermo, 20 novembre 1989).
Sciascia è una punta di diamante della cultura internazionale, non solo per le sue battaglie civili, per lo sguardo attento e disincantato che ha rivolto a nodi problematici della realtà italiana in decenni cruciali della sua storia: la mafia, il caso Moro e il terrorismo ecc.; ma anche perché è uno degli autori italiani che più a fondo hanno avvertito la necessità di imboccare alternative formali al Neorealismo: ovvero a un modello o, meglio, a una tradizione di scrittura narrativa (di cui non scarseggiano neppure oggi gli epigoni) ancora fortemente in debito con le premesse estetiche dell’Ottocento naturalista. Lo ha fatto attraverso un originale ripensamento dei generi letterari: basta pensare, giusto per dare qualche riferimento, all’esordio con Favole della dittatura (1950), ma anche all’autobiografismo alla base di Le parrocchie di Regalpetra (1956); a un romanzo-giallo come Il giorno della civetta (1961) e, poi, allo “scarto” rappresentato, fra gli altri libri, da narrazionisaggio o indaginiracconto/romanzo quali ad esempio La scomparsa di Majorana (1975) L’Affaire Moro (1978) e su su fino a 1912+1 (1986) o Il cavaliere e la morte (1988).
Il volume degli Indici a cura di Rivali è una miniera di informazioni che ci guidano nelle varie direzioni prese dagli studi sciasciani nel primo decennio di vita della rivista fiorentina. Il volume dell’annata 2022, invece, propone una cospicua serie di materiali fra i quali sono un bilancio delle ricerche svolte in occasione del trentesimo anniversario della morte di Sciascia e del centenario della sua nascita, e gli atti del Leonardo Sciascia Colloquium, XII. La questione Sciascia, Primo Levi, Manzoni, Giustizia, Tortura, Intolleranza, a cura di Domenico Scarpa. Da ultimo, ma non di minore importanza, segnaliamo un intervento critico (che risulta inedito fino a questo momento) di Giuseppe Pontiggia su Sciascia: uno scrittore da lui profondamente ammirato e di cui Pontiggia sottolinea la modernità.
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