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Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of Literature
Diretta da Daniela Marcheschi

Zabughin: una delle personalità più affascinanti e innovative dei nostri studi umanistici

Da leggere perché… Ne Pensare il confine. Vladimiro Zabughin tra Oriente e Occidente di Alessandro Giovanardi, l’autore ha il merito di tracciarne il profilo intellettuale, di presentarne il pensiero e la religiosità, la interpretazione di Dante, la visione della musica. Il volume è corredato di una bella conferenza inedita dell’autorevolissimo studioso Augusto Campana

Daniela Marcheschi

Zabughin: una delle personalità più affascinanti e innovative dei nostri studi umanistici

Alessandro Giovanardi, Pensare il confine. Vladimiro Zabughin tra Oriente e Occidente, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2021.

Finalmente un libro molto ben articolato sul russo naturalizzato italiano Zabughin: una delle personalità più affascinanti e innovative dei nostri studi umanistici.

Nato a San Pietroborgo nel luglio 1880 e giunto in Italia nel 1903 per perfezionarsi negli studi storici, Zabughin restò nel nostro Paese, convertendosi al cattolicesimo di rito greco-bizantino e divenendo nel 1911 docente di Letteratura umanistica a Roma, campo nel quale dette molti contributi di originale e solida impostazione storico-filologica.

Fra le sue opere maggiori è senz’altro la Storia del Rinascimento cristiano in Italia (Milano,  Treves, 1924); riedita per le cure di Bruno Basile nel 2011 (a Napoli, presso La Scuola di Pitagora), in cui attraverso documentate argomentazioni sottolinea come Cristianesimo e Rinascimento fossero saldamente uniti.  Personalità poliedrica e vitale,  Zabughin fu membro dell’Accademia dell’Arcadia e nel 1920 tra i fondatori dell’Istituto Italo-Orientale. Esperto e studioso di musica (suonava il pianoforte), fu inoltre tra i fondatori del GUM-Gruppo Universitario Musicale di ateneo,  redattore della «Rivista Nazionale di Musica» e membro dell’Accademia di Santa Cecilia. Collaborò inoltre attivamente al giornale «Il Popolo». Appassionato di montagna, morì per un incidente durante una scalata del ghiacciaio dell’Ortles nel settembre 1923.

Giovanardi ha il merito di tracciarne il profilo intellettuale, di presentarne il pensiero e la religiosità, la interpretazione di Dante, la visione della musica. Il volume è corredato di una bella conferenza inedita dell’autorevolissimo studioso Augusto Campana (1906-1995) su Zabughin e di una nota autografa e autobiografica  (in breve un curriculum vitae) dell’autore russo-italiano.

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