Codice Oleario

Il progetto Oleum

Venti partner internazionali, provenienti da quindici paesi europei ed extra-europei, con un budget di cinque milioni di euro, il più alto mai stanziato in Europa. Sono grandi le attese. L’Europa si muove per garantire la qualità e l’autenticità dell'olio da olive. Il progetto si articolerà su quattro principali aree di azione: legislativa e normativa, analitica, armonizzazione e fiducia dei consumatori e del mercato

Olio Officina

Il progetto Oleum

Sì è aperto ufficialmente con il kick off meeting in aula Prodi il 13 e il 14 ottobre scorso, il progetto europeo H2020 OLEUM, coordinato dalla professoressa Tullia Gallina Toschi, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Alma Mater, che avrà una durata di quattro anni.

Il progetto, che coinvolge venti partner internazionali, provenienti da quindici paesi europei ed extra-europei, ha un budget di cinque milioni di euro, il più alto mai stanziato in Europa su questa linea di ricerca.

I partner internazionali di ricerca e industriali condivideranno le proprie competenze relative all’analisi degli alimenti, alla legislazione alimentare, all’ingegneria industriale, alla bioinformatica e alla comunicazione.

OLEUM è stato finanziato dal programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione (HORIZON 2020), nell’ambito della seconda sfida per la società e la bioeconomia.

L’Europa è attualmente il più grande produttore di olio da olive, tuttavia, molti paesi extra europei stanno espandendo la loro produzione e stanno aumentando la propria competitività nel settore sul mercato globale. Le peculiari caratteristiche sensoriali e gli effetti nutrizionali benefici rendono l’olio di oliva, in particolare quello di più alta qualità, ossia l’extra vergine, un “bersaglio” sensibile per le frodi: la mancanza di metodi analitici efficaci ed armonizzati in tutto il mondo per individuarle, rappresenta un punto di forza per coloro che lucrano sulle produzioni illecite ed un danno per l’Europa sia sul piano commerciale che su quello della reputazione della filiera agro-alimentare.
Le frodi sull’olio colpiscono infatti un prodotto simbolo, archetipo della qualità gastronomica e nutrizionale della dieta Mediterranea.

Nei quattro anni di ricerca il progetto si propone di mettere a punto nuovi metodi analitici e revisionare alcuni di quelli esistenti per individuare le frodi sull’olio da olive e per valutarne qualità e autenticità condividendo i risultati ottenuti mediante la creazione di una banca dati (OLEUM DATABANK) ed una rete di laboratori/enti di ricerca/aziende del settore oleario (OLEUM NETWORK).

Il progetto si articolerà su quattro principali aree di azione:

Legislativa e normativa: nonostante le frequenti revisioni, il quadro normativo esistente non è esaustivo né efficace nel prevenire le frodi del settore oleario sul mercato globale. In quest’ambito, OLEUM svilupperà una serie di possibili soluzioni per migliorare gli standard normativi ed armonizzarli su scala mondiale.

Analitica: OLEUM individuerà i punti deboli dei metodi analitici esistenti per la valutazione di qualità ed autenticità del prodotto, migliorandone prestazioni ed efficienza e promuovendone il trasferimento tecnologico. Il progetto avrà inoltre l’obiettivo di mettere a punto approcci analitici rapidi ed innovativi in grado di rilevare miscele illegali, misurare la qualità e la freschezza del prodotto e monitorare la sua conformità rispetto all’origine, geografica o botanica dichiarata.

Armonizzazione: OLEUM proporrà un’armonizzazione su scala globale dei metodi analitici nel settore oleario. Verrà inoltre predisposta una banca dati per condividere i risultati delle ricerche condotte e le informazioni disponibili riguardo alle frodi esistenti ed emergenti.

– Fiducia dei consumatori: attraverso una capillare attività di disseminazione mirata a diffondere le conoscenze ai consumatori, alle industrie ed alla comunità scientifica, OLEUM contribuirà a preservare l’immagine dell’olio di oliva su scala globale.

COSA ACCADRÀ CON IL PROGETTO OLEUM

Per quattro anni il progetto OLEUM si occuperà di sviluppare nuovi metodi di analisi, e di migliorare quelli esistenti, per l’individuazione delle frodi sull’olio di oliva e di rafforzare la condivisione di soluzioni tecnologiche attraverso la creazione di un’ampia comunità di laboratori e organi deputati al controllo di qualità. Un miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’autenticità dell’olio di oliva in commercio accrescerà la fiducia dei consumatori e, in ultima analisi, anche la competitività del mercato dell’olio di oliva nella UE e nel mondo.

Adulterazione dell’olio di oliva

Attualmente l’Europa è il più grande produttore di olio di oliva del mondo coprendo più del 70% della produzione globale complessiva. Nonostante ciò, anche molti paesi extra-UE stanno espandendo le produzioni interne e rafforzano la loro competitività sui mercati internazionali. Questo fattore, unito all’espansione dei mercati e alla mancanza di armonizzazione dei metodi di analisi esistenti per l’individuazione delle frodi sull’olio di oliva produce debolezze sensibili, che possono essere sfruttate dai contraffattori. Il valore aggiunto elevato dell’olio, il suo peculiare profilo sensoriale e la sua reputazione come fonte sana di grassi alimentari, ne fanno un bersaglio ideale per l’adulterazione, la miscelazione illegale con altri oli vegetali, o per la scorretta etichettatura. Questo accade quando classi di olio di oliva di minore qualità e prezzo vengono invece presentate al consumatore come “extra vergini”. Il risultato è che, nel mondo, l’adulterazione dell’olio di oliva a scopo di lucro è considerata una delle principali fonti di frodi nel settore alimentare.

Finalità del progetto OLEUM

L’obiettivo generale di OLEUM è garantire meglio la qualità e l’autenticità dell’olio di oliva rafforzando l’individuazione e la prevenzione delle frodi.

Questo fine è sostenuto da tre obiettivi strategici.

Sviluppare nuovi metodi di analisi, o migliorare quelli esistenti, per la verifica della qualità e della autenticità dell’olio di oliva.

Sviluppare una banca dati online del progetto, nello specifico un OLEUM DATABANK integrato per l’assicurazione di qualità, contenente i metodi di analisi e i dati relativi alle caratteristiche chimiche e organolettiche degli oli vergini di oliva (ad esempio le caratteristiche dei materiali di riferimento per gli attributi sensoriali come il gusto e l’odore).

Sviluppare e sostenere una comunità mondiale di laboratori esperti di analisi dell’olio di oliva (OLEUM NETWORK) in modo da stabilire un’ampia rete di collaborazioni per combattere le frodi.

Risultati attesi dal progetto di ricerca OLEUM

Il consorzio ha identificato quattro aree principali che dovranno essere oggetto di ricerca e sviluppo nel settore del controllo delle frodi sul prodotto. OLEUM condurrà attività di ricerca e produrrà risultati in queste quattro aree:

Leggi e regolamentazione: Nonostante venga sottoposto a regolari revisioni, il quadro normativo risulta incompleto e non adeguatamente efficace nel prevenire frodi, sia molto comuni, sia nuove. OLEUM svilupperà una gamma di soluzioni per aiutare i singoli Paesi, la UE, gli organi di controllo internazionali, gli attori chiave ed i decisori politici nel miglioramento degli standard di regolamentazione.

Analisi: OLEUM revisionerà i metodi di analisi esistenti per la verifica della qualità e l’individuazione delle frodi allo scopo di identificarne i potenziali svantaggi e migliorarne le prestazioni (ad esempio, miglioramento della sensibilità e usabilità, diminuzione della durata e dei costi di analisi). Il progetto mira a rafforzare le metodologie di valutazione sensoriale favorendo una migliore riproducibilità (ring test tra panel di diverse Nazioni), nonché sviluppando una procedura di sostegno strumentale quantitativa. OLEUM punta anche a identificare nuovi marcatori analitici per il rilevamento di miscele illegali, la misurazione della freschezza dell’olio di oliva e la data di scadenza, e il monitoraggio della conformità con l’indicazione geografica o botanica di origine.

Armonizzazione e coordinamento: OLEUM suggerirà specifici miglioramenti agli enti di normazione e controllo internazionali (UE, IOC, CODEX Alimentarius, ISO), inclusi nuovi metodi potenziali e materiali titolati di riferimento, e promuoverà il trasferimento tecnologico ad una più vasta comunità di esperti chimici analitici. Una banca dati OLEUM intuitiva e facilmente accessibile online conserverà sia informazioni consolidate sulle pratiche illecite esistenti ed emergenti, sia i risultati generati dalle ricerche prodotte da OLEUM o provenienti da altre fonti affidabili ma, ad oggi, collezionate in modo frammentario.

Fiducia dei consumatori e del mercato: OLEUM migliorerà la fiducia dei consumatori e del mercato nei prodotti a base di olio di oliva attraverso una strategia di diffusione multi-stakeholder semplice, affidabile e dinamica, che contribuirà a tutelare l’immagine dell’olio di oliva su scala globale. La strategia rivolgerà al pubblico messaggi di comunicazione ad hoc e si occuperà di trasferire e divulgare conoscenze tecniche alle industrie, alla comunità scientifica e agli organi di controllo.

Il consorzio

Il progetto OLEUM è stato avviato il 1 settembre 2016 e avrà una durata di quattro anni. Il progetto europeo è coordinato dall’Italia, in particolare dalla Prof. Tullia Gallina Toschi del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Alma Mater – Università di Bologna. Venti partner provenienti da quindici Paesi porteranno in seno al progetto competenze diverse che spaziano dall’analisi dei prodotti alimentari, alla legislazione in materia di alimenti, e ancora alla progettazione di attrezzature industriali ed analitiche, alla bioinformatica, alla comunicazione ed allo scambio di conoscenze.

OLEUM è finanziato dal Programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte 2020, nell’ambito della Sfida per la società 2 – Sicurezza alimentare, agricoltura e silvicoltura sostenibili, ricerca marina, marittima e sulle acque interne e bioeconomia. Convenzione di sovvenzione n. 635690.

Alcune fonti

Gallina Toschi T, et al. (2013) Misdescription of edible oils: Flowcharts of analytical choices in a forensic view. European Journal of Lipid Science and Technology 115(11):1205–1223.

Aparicio R, et al. (2013) Authenticity of olive oil: Mapping and comparing official methods and promising alternatives. Food Research International 54(2):2025–2038.

Servili M, et al. (2015) New approaches to virgin olive oil quality, technology, and by-products valorization. European Journal of Lipid Science and Technology 117(11):1882–1892.

Tsimidou MZ & Boskou D. (2015) The health claim on “olive oil polyphenols” and the need for meaningful terminology and effective analytical protocols. European Journal of Lipid Science and Technology 117(8):1091–1094.

Gómez-Coca RB, Del Carmen Pérez-Camino M & Moreda W (2013) On the glucoside analysis: Simultaneous determination of free and esterified steryl glucosides in olive oil.

Detailed analysis of standards as compulsory first step. Food Chemistry 141(2):1273–1280.

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