Codice Oleario

L’Igp «Olio di Roma» ha il suo disciplinare di produzione

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e leggendolo si scopre che questo nuovo extra vergine con attestazione di origine Igp si caratterizza all'olfatto per un netta nota fruttata di oliva di intensità variabile (leggera, media, intensa) e dalle evidenti note di pomodoro, carciofo, mandorla, oltre che per le connotazioni erbacee. Al palato le note amare e piccanti anch'esse di intensità variabile

Olio Officina

L’Igp «Olio di Roma» ha il suo disciplinare di produzione

La zona di produzione dell’Indicazione Geografica Protetta «Olio di Roma» comprende molti comuni. Intanto, l’intera provincia di Viterbo, per inziiare; poi, per ciò che concerne la provincia di Rieti, di comuni ne abbiamo veramente tanti, che il solo elencarli fa capire quanto esteso sia l’areale incluso nella Igp; e poi c’è l’intera provincia di Roma, a parte i comuni di Romano, Allumiere, Camerata Nuova, Riofreddo, Santa Marinella, Valmontone, Vallepietra, Vallinfreda e Vivaro Romano, che ne sono esclusi; e ancora l’intera provincia di Frosinone, tranne i comuni di Acquafondata, Filettino, Trevi nel Lazio e Viticuso; e infine anche l’intera provincia di Latina, a eccezione dei comuni di Latina, Pontinia, Sabaudia e San Felice Circeo.

Volendo riportare i numeri nel dettaglio, sono in tutto 316 i comuni laziali coinvolti, di cui 107 nell’area della Città Metropolitana di Roma Capitale, 27 in provincia di Latina, 35 in provincia di Rieti, 60 in provincia di Viterbo e 87 in provincia di Frosinone.

Ben dodici sono le cultivar ammesse, di cui due non autocone. Ed esattamente, tra quelle tipiche del vasto territorio, le varietà Itrana, Carboncella, Moraiolo, Caninese, Salviana, Rosciola, Marina, Sirole, Maurino e Pendolino; mentre, per quelle definite di “uso consuetudinario”, vi sono Frantoio e Leccino.

Per quanti vogliamo leggere e scaricare l’intero documento non resta che CLICCARE QUI.

La foto di apertura è di Olio Officina

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