In agricoltura nessuno vuole cambiare
Antonio Pascale
(…) In agricoltura nessuno vuole cambiare. L’immaginario è statico, vetusto e irrealistico ma tanto cinematografico: immagini virate seppia, fotografie di paesaggi con effetti flou, cose insomma che fanno tanto glamour. (…)
La sostenibilità (parola purtroppo abusata che tuttavia andrebbe presa sul serio) ruota attorno al cambiamento, la sostenibilità è il punto fermo attorno al quale tutto si muove.
Tradotto in ambito agricolo significa nuove colture, nuovi strumenti, più ricerca, meno vincoli, meno divieti, più test in campo (per capire se un prodotto è sostenibile con i fatti o solo a chiacchiere) e insomma un immaginario meno stantio, più terra terra, meno alato ed etereo.
La domanda allora è: in agricoltura, visto l’invecchiamento della popolazione, vista la predominanza dei nonni, dei vecchi contadini di una volta, dei sapori di un tempo, del latte, della carne, delle mele ecc. ecc., del tempo che fu, insomma, in agricoltura riusciremo a immaginare un benefico cambiamento, tra l’altro indispensabile in un mondo che cambia? (…)
Antonio Pascale
L’editoriale dello scrittore e agronomo Antonio Pascale è possibile leggerlo integralmente su “AgriFoglio”, il supplemento agricolo del quotidiano il Foglio