Nel 1997 ho votato sì per l’abolizione dell’ordine dei giornalisti, e per l’abolizione del sistema di progressione delle carriere dei magistrati. Ma ci fu una (politicamente legittima oltre che costituzionalmente legittima) campagna astensionistica, compresa “L’Unità” dell’epoca, e non si raggiunse il quorum.
Nel 2003 mi ricordo, tra gli altri, Cofferati che predicava l’astensione sul referendum sull’art. 18, e il quorum non fu raggiunto.
Nel 2005 ho votato al referendum per la procreazione assistita, ma purtroppo la campagna “andate al mare” di Binetti e C. non ha fatto raggiungere il quorum.
Si possono trovare esempi in praticamente ogni schieramento politico.
Il quorum era stato raggiunto invece nel 1993 per chiedere l’abrogazione del ministero dell’agricoltura e del ministero del turismo e spettacolo. E vinse il sì, schiacciante. Come nel 1995 per chiedere la “privatizzazione della Rai” (anche se come oggi con le finte trivelle e il finto petrolio era per “lanciare un segnale”).
Mi risulta che la RAI sia ancora pubblica e che i ministeri, con altri nomi, esistano ancora. Se volete trovare un supporto alle vostre ragioni del sì/no/al mare, potete guardare la lista dei referendum e degli esiti.
Io mi sono ricordato delle motivazioni per andare in gita.
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