Salute

Quel che non sappiamo dei cibi bio

Le domande più frequenti a cui non tutti sanno rispondere con assoluta certezza le abbiamo poste all’agronomo Alberto Guidorzi. Per esempio: è vero che in agricoltura biologica non si usano pesticidi? Oppure: i prodotti bio sono effettivamente di qualità superiore? E ancora: è vero che il mondo patisce di avvelenamento da erbicidi?

Olio Officina

Quel che non sappiamo dei cibi bio

È giusto che esistano le coltivazioni da agricoltura biologica. Queste, anzi, vanno anche considerate, vista la crescente richiesta di cibo bio da parte dei consumatori. Ed è bene, anche, che le aziende seguano questa nuova tendenza, dal momento che il mercato premia l’impegno in tale direzione. Tuttavia, su alcune questioni è bene saperne di più ed essere correttamente informati. Di conseguenza, per essere pienamente consapevoli di ciò che si mangia, occorre pure informarsi e cercare di conoscere alcune questioni mai del tutto chiarite e che spesso non trovano risposta o, per contro, trovano solo risposte smodatamente laudative.

Abbiamo chiesto pertanto lui al riguardo all’agronomo Alberto Guidorzi, che della materia è uno dei massimi esperti.

Resterete sicuramente stupiti e sorpresi dalle risposte, ma la nostra intenzione non è demonizzare un metodo di coltivazione piuttosto che un altro, ma capire se quanto si ascolta o si legge al riguardo corrisponda o meno a verità.

Ciò che è certo, è che l’agricoltura tutta oggi è cambiata, come pure la sensibilità da parte dei consumatori. Tuttavia va anche detto che qualsiasi pratica agricola comporta sempre l’intervento dell’uomo sulla natura, quindi il concetto di “naturale”, per quanto ci si sforzi di sostenere un metodo anziché un altro, resta sempre relativo.

A domanda risponde Alberto Guidorzi

È vero, come si dice in giro, che in agricoltura biologica non si ricorre all’impiego di pesticidi?

La risposta è no. Che in agricoltura biologica non si usino pesticidi è una sonora balla. Se ne usano eccome. Anzi, zolfo e rame sono quelli che incidono di più sulle quantità ponderali dei pesticidi usati. Il rame, giusto per intenderci, ha una scheda tossicologica ben peggiore di tanti altri pesticidi di sintesi. Peraltro, in agricoltura biologica si utilizza anche l’azaridactina, che è un noto perturbatore endocrino. Non solo: fino al 2011 è stato usato pure il Rotenone, il quale causa la malattia di Parkinson.

I prodotti biologici si possono ritenere qualitativamente superiori a quelli da agricoltura convenzionale?

In letteratura non vi è nessun lavoro che dica che i prodotti biologici siano superiori a quelli convenzionali. Al riguardo, si nasconde ai consumatori che quando comprano bio comprano per il quasi il 70% prodotti importati i cui criteri di coltivazione diversi da quelli contemplati in Unione europea. In altri Paesi viene dato il permesso di poter usare prodotti pesticidi non più autorizzati in Europa.

È vero che il mondo soffre di avvelenamento da erbicidi?

L’affermazione che il mondo sia avvelenato dagli erbicidi è una sonora balla, in quanto questi sono proprio quelli che si utilizzano in minore quantità rispetto a insetticidi e anticrittogamici.

Le dure critiche nei confronti del Gliphosate sono giustificate?

Sono le voci ricorrenti, ma il Gliphosate ha tuttavia la scheda tossicologica di gran lunga meno impattante di quella del rame, che invece viene usato nell’ambito dell’agricoltura biologica. Le strisce gialle di vegetazione stantia che si vedono nei campi sono il frutto dell’avvelenamento del terreno dovuto all’uso continuato del rame.

Si sostiene che se tutti mangiassero cibi bio il mondo sarebbe migliore. E così?

Se tutti effettivamente mangiassero cibi bio non ci sarebbe cibo per tutti. Se infatti si producesse solo cibo biologico, solo i ricchi avrebbero maggior accesso al pane, in quanto le produzioni bio di grano calerebbero di un buon 50%.

Si può affermare che nei cibi bio non siano presenti residui? È corretto?

Non sono presenti? Ecco quanti residui di pesticidi si trovano nei prodotti Bio, secondo i dati dell’EFSA, l’European Food Safety Authority.

Chi è Alberto Guidorzi Agronomo, ha studiato Scienze agrarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, e vive attualmente a Sermide, nel Mantovano. Scrive sui magazine “Agrarian Sciences”, “Salmone”, “La Valle del Siele” e “Olio Officina”

In apertura, una foto di Olio Officina © tratta da una mostra di Arte da Mangiare

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