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L’oliva da tavola nel nome di Roberto De Andreis

C'è sempre grande attesa per ogni edizione di Olio Officina Festival. Le olive da mensa, queste sconosciute. Ad approfondirne e a stimolarne la conoscenza è appunto Roberto De Andreis, componente del Gruppo esperti olive da tavola del Consiglio oleicolo internazionale, nonché panel leader presso il Laboratorio Chimico Merceologico della Camera di Commercio Riviere di Liguria – Imperia La Spezia

Olio Officina

L’oliva da tavola nel nome di Roberto De Andreis

Dove si potrà seguire Roberto De Andreis a Olio Officina Festival

Nella Sala Plenaria venerdì 1 marzo

OOF OLIVE

Ore 12.30

Tutto quel che serve sapere intorno all’assaggio delle olive da tavola

Non dimentichiamo le olive. Anche queste si assaggiano, proprio come accade con l’olio. Pochi tuttavia conoscono il modo di degustarle per valutare la qualità sensoriale. Per le olive in salamoia esistono metodiche di assaggio specifiche.

Luigi Caricato in dialogo con Roberto De Andreis e Andrea Giomo, componenti del Gruppo esperti olive da tavola del Consiglio oleicolo internazionale; Gabriella Stansfield, presidente associazione nazionale Donne dell’Olio

Nella Sala Sensoriale venerdì 1 marzo

OOF OLIVE

Ore 15.00 – 16.30

Degustazione comparata di olive da tavola ottenute con i vari sistemi di produzione

Si presentano in degustazione le varie tipologie di olive fermentate, assaggiando le rispettive olive deamarizzate, partendo da quelle ottenute con sistema al naturale (Taggiasca, Leccino e Coquillo), per passare a quelle alla Sivigliana (un paio di cultivar), alla Californiana, e alle olive ossidate cacereña.

Sessione di assaggio condotta da Roberto De Andreis, panel leader Labcam, Laboratorio Chimico Merceologico della Camera di Commercio Riviere di Liguria – Imperia La Spezia, membro del gruppo olive da tavola presso il Coi

Obiettivo raggiunto: attestazione di origine Igp per l’oliva Taggiasca ligure

È l’olivigno-icona di una delle aree olivetate più complesse e ardue d’Italia. Sul piano orografico si ha a che fare con una olivicoltura estrema ed eroica. L’assegnazione della Indicazione geografica protetta è stato un passo fondamentale e necessario per la tutela di una cultivar apprezzata e ambita in ogni angolo del mondo.

A cura di Roberto De Andreis, componente del Gruppo esperti olive da tavola del Consiglio oleicolo internazionale