Terra Nuda

Olivi del Ticino

C'è un sentiero tutto da scoprire tra Lugano-Castagnola e Gandria. E ci sono anche gli amici dell'ulivo, un’associazione che nasce motivata e compatta, impegnata nel rilanciare anche la cultura dell’olio di quei ristoranti che già brillano per la loro bellezza naturale

Rocco Lettieri

Olivi del Ticino

In collaborazione con il Fondo Svizzero per il paesaggio, la Città di Lugano, il Comune di Gandria, Lugano Turismo, Gruppo Olivo del Fondo SNAG, Repubblica e Cantone Ticino è stato realizzato e pubblicato in due separati opuscoli “IL SENTIERO DELL’OLIVO”, un lavoro che ha visto impegnati diversi soci del comitato direttivo ed in particolare il Prof. Vittorio Delucchi ed Erico Besomi.

Gli opuscoli nascono per dar vita e conoscenza appunto a questo sentiero che si snoda tra Castagnola e Gandria, e attraversa una zona dove esistono i resti di antichi oliveti e dove è stato reintrodotto recentemente l’olivo.

Si accede al sentiero sia da Castagnola, sia da Gandria (dal posteggio sulla strada cantonale, sopra il villaggio). Chi inizia il percorso a Castagnola, vi ritorna da Gandria con la corriera Porlezza-Lugano; chi lo inizia a Gandria, vi ritorna da Castagnola con la corriera Lugano-Porlezza.

Nel prospetto il percorso è descritto partendo da Gandria ed è indicato dal logo dell’olivo; inoltre è arricchito di 18 tavole che informano sulla storia, la botanica, la coltivazione dell’olivo, nonché sui suoi prodotti (olive, olio). Le stesse tavole sono posizionate e distribuite lungo il percorso in posizione di leggìo comodo per tutti.

Il sentiero dell’olivo è stato progettato dall’associazione “Amici dell’olivo” in collaborazione con il Fondo per il sito naturalistico e archeologico di Gandria (F. SNAG), che fa parte della Fondazione della Svizzera italiana per la ricerca scientifica e gli studi universitari (F. SIRSSU).

Un primo opuscolo tirato in 40.000 copie e in quattro lingue (italiano, tedesco, inglese e francese) è stato offerto gratis, un secondo e più didattico libretto, sempre in quattro lingue, con le 18 tavole sinottiche, viene venduto a 5 Fr. presso gli sportelli di Lugano Turismo, Ticino Turismo, Società Navigazione del Lago di Lugano, ristoranti, alberghi, commercianti di Gandria, uffici postali di zona e l’ufficio rionale di Lugano (ex-Municipio di Castagnola), come pure può essere ordinato presso: www.ti-edu.ch/sirssu/fsnag

Il percorso è praticabile per tutti e in particolare viene suggerito agli studenti. Il Gruppo direttivo dell’Associazione dell’Olivo, che ha dato origine a questa importante iniziativa, è costituito dal Presidente Claudio Tamborini, vice Giancarlo Bordoni, segretaria Stefania Bordoni e i soci Erico Besomi, Vittorio Delucchi, Hannelore Grümenfelder e Rocco Lettieri (anche addetto stampa).

Molta carne al fuoco quindi per un’associazione che nasce motivata e compatta che vuole rilanciare anche la cultura dell’olio dei ristoranti gandriensi che già brillano per la loro bellezza naturale. Basta solamente ricordare alcuni quali il ristorante Gandria, il Roccabella, il Bellavista, il Miralago, il ristorante Antico, l’hotel ristorante Moosmann, la locanda Gandriense con la pizzeria bar Torchio ed altri di valido interesse gastronomico.

Da ricordare che attorno al lago in cui Gandria si specchia sorgono i monti che ne costituiscono il panorama. A Nord il Monte Brè (925 m. slm.) e verso levante, i dirupi e la cresta del Sasso Rosso (1295 m. slm.), contrafforte del Boglia, poi le cime del Sasso di Monte, del Pradè, del Bronzone alla cui sinistra, per il Passo Stretto, appare il Mugetto (1355 m. slm.).

Fanno poi parte del panorama ceresiano la piramide del Monte dei Pizzoni (o Picco di Cressogno, 1303 m. slm.) e più lontano, oltre il piano di Porlezza, il Monte Grona (1736 m. slm.). Ad oriente, il quadro suggestivo, è poi chiuso dalla catena del Legnone (2606 m. slm.) e dalle vette del Pizzo dei Tre Signori (2554 m. slm.). A mezzogiorno, ecco il Galbiga (1698 m. slm.), il Pinzernone, i Monti di Caprino con il Camoè (1113 m. slm.), la Cima di Val Rovina (1223 m. slm.) e la Sighignola (1321 m. slm.). A ponente, s’alza inconfondibile, il San Salvatore, che visto da Gandria, si mostra nella sua forma più bella.

IL DOCUMENTO CONSEGNATO ALLA STORIA

Lettera inviata ai probabili futuri Soci ed a chi vorrà aderire

Lugano, 28 aprile 2001

Cara Amica, Caro Amico,
vogliamo portare a tua conoscenza la costituita Associazione AMICI DELL’OLIVO, nata allo scopo di far conoscere l’importanza che riveste la pianta mediterranea più longeva e più importante anche dal profilo gastronomico. Infatti l’olio extra vergine d’oliva è stato riconosciuto come uno degli elementi naturali indispensabili per una sana alimentazione.

Ecco, pertanto, alcuni stralci dello Statuto e degli scopi:

* La costruzione di un oliveto a Gandria,

* la costruzione di un sentiero didattico sull’olivo nel territorio fra Lugano e Gandria,

* l’organizzazione di un museo dell’olio d’oliva,

* la stampa di materiale informatico.

Gli Amici dell’Olivo si costituiscono in associazione con lo scopo di favorire la reintroduzione dell’olivo (Olea europaea L.) nella zona prealpina dei laghi a sud della Svizzera, nella quale esisteva anticamente e dove le condizioni climatiche ne permettono la sopravvivenza, come pure di promuovere la conoscenza di tale pianta e dei suoi prodotti.

L’associazione non persegue scopo di lucro ma di pubblica utilità, ed è retta da uno statuto e dagli art. 60 e segg. del CC. L’Associazione tende a realizzare gli scopi sociali ed in particolare:

a) mettere a disposizione degli interessati le conoscenze specifiche dei propri soci esperti;

b) appoggiare le istituzioni che desiderano inserire l’olivo nel paesaggio della zona prealpina dei laghi a sud della Svizzera;

c) dare consulenza secondo modalità, da definire caso per caso, per la messa a dimora e per la coltivazione degli olivi stessi;

d) organizzare e sostenere iniziative appropriate allo scopo quali ad esempio sopralluoghi nelle zone potenzialmente olivicole, con visite a oliveti e frantoi, con degustazioni e attività formative quali corsi di potatura, di degustazione e istruzione sugli abbinamenti.
I mezzi dell’associazione saranno costituiti dai contributi annuali obbligatori (quota sociale) e da quelli volontari, dai contributi di enti pubblici e privati, da ogni liberalità da parte di terzi.

3) Fanno parte dell’Associazione i soci e i soci sostenitori.

I soci sono le persone e gli enti pubblici e privati che pagano la tassa sociale fissata in fr. 100.- per anno (quota sociale).

I soci sostenitori sono coloro che versano contributi volontari oltre la quota sociale.

4) Il Comitato tiene anche l’elenco dei padrinati, intendendo l’elenco di quelle persone e enti pubblici e privati che hanno contribuito finanziariamente alla messa a dimora di almeno una pianta d’olivo secondo le direttive del comitato.

Per la prima messa a dimora ufficiale che si terrà il 19 maggio 2001 la quota è stata fissata in fr. 500 che serviranno a finanziare i lavori di manutenzione delle piante sino alla produzione del primo olio e agli scopi sopracitati. Ai padrini verrà consegnato un attestato che certifica la numerazione della pianta di olivo messa a dimora ed avrà priorità nell’acquisto delle bottiglie di olio prodotto.

Questi i nominativi del primo Comitato Direttivo e le loro rispettive cariche:
Claudio Tamborini presidente
Giancarlo Bordoni vice Presidente
Stefania Bordoni segretario
Dores Navoni, Prof. cassiere
Rocco Lettieri addetto stampa e P.R.
Erico Besomi membro di comitato
Vittorio Delucchi, Prof. membro di comitato

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