La volontà che un’importante tradizione culinaria come quella salentina non vada irrimediabilmente perduta e il desiderio di riscoprire piatti che si credono dimenticati per sempre: sono queste le motivazioni alla base di un libro, edito da Besa nella collana Negroamaro Cook a Book, da leggere come un racconto di antiche semine, di abbondanti raccolti, di chiassose vendemmie e di canti del mare.
Si tratta, così come si legge nella nota di presentazione del volume, di un libro “gustoso” che mescola ricette, curiosità e storia con l’obiettivo di valorizzare la genuinità dei prodotti e degli ingredienti protagonisti della cucina tipica salentina.
Massimo Vaglio, l’autore, è salentino di Nardò, in provincia di Lecce. Esperto di gastronomia, è giornalista pubblicista, agrotecnico specializzato in agroecologia e produzioni agroalimentari meridionali, ma anche chef, ristoratore, come pure naturalista e sanguigno ambientalista.
Collaboratore fisso del mensile “QuiSalento”, cura la rubrica “Salento da Gustare”. Fra le sue opere ricordiamo Salento sapori e profumi, Salento di sapori, Ricette e segreti della cucina salentina, Ricette e segreti dei dolci del Salento, I piatti delle feste, Piccolo codice del lampascione. Nella collana “Negroamaro Cook a Book” delle edizioni Besa, sono già usciti Piccolo codice della cozza, La cucina del mare di Puglia, Cicorielle e lampascioni, tutti nel 2015.
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