Anche oggi voglio restare nella sfera dello spirituale – d’altra parte è Pasqua: tanti auguri! – e così, in linea con il pensiero di don Tonino Bello, straordinaria figura di sacerdote prematuramente scomparso nel 1993, di cui ho riferito più volte, desidero riportarvi una sua esortazione: “Fare il pieno dell’olio anche per gli altri”. I più – scrive Bello nelle sue omelie crismali pubblicate con il titolo di Convivialità delle differenze – “non sospettano neanche lontanamente che questo luogo (la cattedrale) sta per diventare il cratere da cui si dipartono, come una colata lavica compressa in piccoli vasi, i rigagnoli dell’olio che simbolizza la pace, la forza, la santità dello Spirito”. Ciascuno di noi, di conseguenza, una volta che ha effettuato il pieno dell’Olio dello Spirito, è invitato a sua volta a donare parte dell’olio ha chi ha finito le scorte. Condividere, è questo il principio che ci deve animare. Non si può tenere tutto l’olio per sé.
AGGIORNAMENTO. Ed ecco, invece – mi è giunto or ora, alle 11.23 – un gradito omaggio, per immagini, di Valerio Marini. Grazie. Buona Pasqua
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