Il futuro del germoplasma dell’olivo
La conservazione e l'uso delle risorse genetiche vegetali è la chiave per il futuro dell'agricoltura, dell'alimentazione e dell'ambiente. Tali collezioni costituiscono le banche del germoplasma e ospitano l'eredità della biodiversità naturale di un gran numero di specie vegetali. Coronavirus permettendo, il seminario di Marrakech si svolgerà nella seconda metà del 2020
Le risorse genetiche dell’olivo sono costituite da varietà selvatiche di Olea europaea L (ulivi selvatici), altre specie del genere Olea e varietà coltivate dalla loro domesticazione circa 6.000 anni fa. La rete di banche del Consiglio oleicolo internazionale comprende attualmente 23 banche, tre delle quali sono internazionali: Cordoba (Spagna), Marrakech (Marocco) e Izmir (Turchia). Ospita 1.700 voci corrispondenti a un numero indefinito di diverse varietà.
Gli obiettivi strategici della rete per i prossimi anni puntano a stabilire un accordo con la FAO, l’autorità mondiale sulle risorse genetiche vegetali, per ottenere gradualmente il riconoscimento dell’olivo come specie prioritaria.
Si punta inoltre all’autenticazione e l risanamento di tutte le voci mediante un protocollo comune basato su quello proposto al seminario di Cordoba nell’ottobre 2019.
Si tratta inoltre di fornire materiale iniziale autentico e salutare a tutte le banche al fine di certificare le piante delle principali varietà propagate dai vivai di ciascun paese.
Infine, tra gli obiettivi strategici vi è quello di pubblicare un catalogo delle principali varietà nel 2022.
Si svolgeranno seminari ogni anno nei paesi che fanno parte della rete, in modo da verificare i risultati e preparare i progetti per raggiungere presto gli obiettivi. I prossimi seminari si terranno nelle altre due banche internazionali.
Il seminario a Marrakech si terrà nella seconda metà del 2020. L’obiettivo è consolidare la rete COI-FAO come riferimento globale per le risorse genetiche dell’olivo.
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