Le olive da tavola: il caso dell’oliva Taggiasca e l’oliva Peranzana dell’alta Daunia
L’appuntamento è per martedì 7 dicembre 2021, al centro dell’attenzione le due olive da mensa poste all’estremità nord e sud della penisola. Si tratta dell’incontro conclusivo del ciclo di undici webinar del Progetto Alive
Come si suol dire, con una formula ormai entrata nel linguaggio comune Save the date: 7 dicembre 2021.
L’appuntamento è con l’undicesima puntata del ciclo di webinar del Progetto Alive.
Il titolo dell’incontro è “Le olive da tavola: il caso dell’oliva Taggiasca e l’oliva Peranzana dell’alta Daunia”.
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Il tutto avviene sotto il coordinamento di Innocenzo Muzzalupo, ciclo di incontri che rientra nell’ambito del progetto Alive denominato “Caratterizzazione e valorizzazione delle olive da mensa e a duplice attitudine”.
L’oliva Taggiasca è una varietà ligure, in particolare della Riviera di Ponente, presente soprattutto nell’Imperiese e nel Savonese.
Viene classificata come cultivar da olio, ma in realtà sarebbe a duplice attitudine, visto che viene utilizzata con successo commerciale anche come oliva da tavola, in nero o cangiante.
Ha una produttività elevata e costante ed è conosciuta anche con i sinonimi di Lavagnina, Oliva di Taggia, Pignola d’Oneglia, Tagliasca.
L’area di diffusione è la regione Liguria.
Il frutto ha peso basso (intorno ai 2,5 g) e forma ellittica e simmetrica.
Il calibro è di circa 15 mm, la percentuale di polpa si attesta intorno all’88 per cento.
L’oliva Peranzana è una varietà diffusa in particolare nell’area a nord della Puglia, ed esattamente nella parte nord occidentale della provincia di Foggia.
È una pianta di ridotta vigorìa dal portamento espando e dalla chioma mediamente folta.
I frutti hanno un peso medio di circa 3 grammi e una resa in olio medio-bassa.
È da ritenere a duplice attitudine.
Ricordiamo che dietro al Progetto Alive vi è un Comitato scientifico eccellente e un Comitato organizzatore altrettanto operativo ed efficace.
Comitato scientifico
Innocenzo Muzzalupo, Crea-Olivicoltura, Frutticoltura Agrumicoltura
Carmela Pecora, Consiglio Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali
Giovanni Misasi,Coordinatore commissione Ambiente, Territorio e Paesaggio, Onb Calabria
Comitato organizzatore
Innocenzo Muzzalupo, Crea-Olivicoltura, Frutticoltura Agrumicoltura
Carmela Pecora, Consiglio Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali
Giovanni Misasi, Coordinatore commissione Ambiente, Territorio e Paesaggio, Onb Calabria
Laura Frati Gucci, Pirene s.r.l., Roma
Per i professionisti iscritti all’ordine professionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, all’Ordine dei biologi e al Collegio degli agrotecnici, previa registrazione, verranno rilasciati i Cfp.
Foto in apertura del Consorzio di tutela dell’olio Dop Riviera Ligure
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