Oli al gusto di
E’ tempo di scoprire (e valorizzare) gli oli aromatizzati. Non di solo extra vergine in purezza vive d’altra parte l’uomo, c’è anche spazio per altri condimenti, seppure a base di olio extra vergine di oliva
Li chiamiamo comunemente oli aromatizzati. Si trovano sul mercato da tanto tempo ma sono ancora poco conosciuti e consumati in Italia. Però il segmento degli aromatizzati avanza e si fa largo.
Per molti sono ancora una novità. Anche dal punto di vista merceologico sono prodotti nuovi a tutti gli effetti, visto che non esiste ancora una apposita legislazione in materia che ne chiarisca con precisione i dettagli e le dinamiche del prodotto.
La stessa etichettatura è carente. Prova ne sia il fatto che se ne trovano di diverso tipo in commercio, in base a quel che più ispira al momento il confezionatore. Ciò che importa è che non inganni il consumatore. Ovvero, che gli ingredienti vengano riportati con precisione.
Il prodotto immesso in vendita dovrà essere descritto in tutti i particolari. Si spera che a breve si possa giungere alla formulazione di alcune linee guida, così da avere una traccia da seguire.
Nuovo per davvero l’olio aromatizzato però non lo è. Lo si è sempre avuto in casa, ma rispetto al passato ora è diverso: si è giunti a una produzione standardizzata, ottenuta non più soltanto con metodiche casalinghe, e proprio per questo oggi più di ieri le attenzioni per il prodotto sono oramai più qualificate.
Il mercato accoglie e riconosce tale novità, e la premia pure – più all’estero che in Italia, a dire il vero. Una cosa tuttavia è certa: gli oli aromatizzati sono realmente presenti sugli scaffali, e godono anche di un buon seguito.
Intendiamoci bene: si può benissimo essere tra i puristi dell’olio che lo vogliono ed esigono in purezza, una aspremuta di olive tal quale, ma non per questo si può negare un’apertura verso gli oli aromatizzati, anzi.
Il commercio richiede e non ci si può tirare indietro. Restano solo da scoprire i migliori oli aromatizzati in circolazione, tutto qui. Ce ne sono tanti di buoni in circolazione. Basta cercarli.
Il mercato cresce soprattutto in volume, ma anche in valore. Costantemente. Il prodotto ha un suo seguito ed è giusto che si soddisfino le esigenze espresse dal consumatore. C’è da registrare semmai il fatto che il mercato al momento sia ancora piuttosto concentrato, anche se in realtà è destinato ad estendersi.
Tra i propositi più urgenti è di destagionalizzare il mercato. Per ora i mesi con le vendite più significative restano luglio e dicembre. Le preferenze vanno in particolare verso l’olio al gusto di peperoncino, quindi a seguire all’olio aromatizzato al tartufo. Non mancano nemmeno i preparati più stravaganti. Quanto invece ai formati, il gradimento va alle bottiglie da 250 ml, che in genere si attestano su un prezzo di circa 4 euro la confezione, in una disponibilità di oltre 15 possibili varietà di gusto.
Rispetto al passato, il prodotto sta assumendo ora una veste più adatta al largo consumo. Il prodotto si è standardizzato, il che è sempre un bene, visto che le procedure sono piuttosto complesse e occorre garantire una opprtuna sicurezza.
Come per gli oli extra vergine da olive, vale anche in questo caso il discorso della qualità. Non tutti gli oli aromatizzati sono infatti uguali. E’ opportuno procedere con un’analisi organolettica per fissarne pregi e difetti. Esistono d’altra parte differenti metodi di produzione. L’aroma può essere creato per via sintetica, oppure chimicamente a partire da composti naturali, oppure essere estratto direttamente dall’erba o dalla pianta aromatica. Il consumatore preferisce gli aromi naturali, ma la materia prima va curata e selezionata, onde evitare rischi sanitari in ragione di una carica batterica troppo elevata.
Le tecnologie d’estrazione vanno dall’infusione, tipica dei procedimenti artigianali e casalinghi, alla macerazione o alla percolazione, pratiche quest’ultime che consentono di salvaguardare al meglio il profilo organolettico dell’aroma di partenza.
Per ora siamo ancora in una fase di lancio, ma ben presto si aprirà uno scenario nuovo, e anche qui l’obiettivo della qualità non deve mai sfuggire di vista.
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La foto di apertura è di Alberto Martelli ed è tratta da Olio Officina Food Festival 2015
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