Quali sono le regole per indicare le varietà di olive in etichetta
Un recentissimo documento riporta nel dettaglio le indicazioni ufficiali per la corretta procedura necessaria al tracciamento delle cultivar da riportare nel Registro telematico degli oli. Tali informazioni sono rivolte agli operatori che volessero rivendicare al pubblico i loro oli monovarietali. È possibile scaricare l'intero manuale
È una questione antica e rissiolta, ma ora dopo anni in cui vi era molta incertezza, è stato possibile dare delle indicazioni utili a quanti vogliano promuovere gli oli monovarietali ed essere nel contempo sicuri di farlo secondo le indicazioni ufficiali.
Nel documento dell’ICQRF, che reca la firma del direttore generale Emilio Gatto, si legge la seguente raccomandazione, che riportiamo quasi integralmente.
“Occorre premettere che nelle operazioni oggetto di registrazione non è previsto uno specifico campo che consenta l’indicazione delle varietà delle olive utilizzate. Pertanto, per la corretta gestione dell’indicazione in questione, si dovrà ricorrere necessariamente al campo Note, nel quale dovrà essere riportato il/i nome/i ufficiale/i della/e varietà utilizzata/e”.
“Le modalità operative per annotare tale indicazione nel registro in questione – si legge sempre in questo documento – sono contenute nel manuale [che si può scaricare CLICCANDO QUI], che va ad integrare la documentazione già pubblicata nel SIAN – “Portale dell’Olio d’Oliva” – sezione “Documentazione”, nella quale sono riportate le disposizioni di riferimento per la corretta tenuta del registro telematico ai sensi dei decreti richiamati in premessa”.
“Per consentire agli operatori della filiera olearia di acquisire conoscenza delle suddette modalità di indicazione della varietà nel registro, le relative disposizioni contenute nel manuale allegato saranno obbligatorie dal 1° settembre 2021, ferma restando la possibilità per gli operatori di poterle adottare anche prima della predetta data e sempre che si voglia riportare tale indicazione nella documentazione commerciale e nel dispositivo di etichettatura di un olio extra vergine di oliva”.
“Si ricorda che la varietà utilizzata deve essere sempre comprovata sulla base di elementi oggettivi e di documenti giustificativi, onde evitare ogni rischio di abuso a danno dei consumatori e distorsioni della concorrenza nel mercato delle olive e degli oli extra vergini.
Pertanto:
-
il «fascicolo aziendale» degli olivicoltori deve riportare l’indicazione della/e “varietà” delle olive che si rivendica nella documentazione commerciale/etichetta;
-
la documentazione commerciale delle olive e dell’olio extra vergine di oliva deve riportare l’indicazione della “varietà” utilizzata;
- le partite di olive e di olio per le quali si rivendica la “varietà” devono essere tenute separatamente da quelle per le quali la varietà non viene rivendicata;
- l’indicazione della “varietà” deve essere riportata in maniera chiara e leggibile sui recipienti di stoccaggio dell’olio sfuso e sul cartello identificativo delle partite di olio confezionato non ancora etichettato eventualmente detenute.
In apertura, cultivar Casaliva, la più importante tra le varietà di olive che costituiscono l’elemento distintivo del pregiato olio Dop Garda; una illustrazione di Giulia Serafin per Olio Officina ©
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.