Codice Oleario

Quel che serve sapere, e ancora non sai, intorno al miglioramento genetico delle olive da tavola e a duplice attitudine

Il terzo evento organizzato dal Crea lo possono ora vedere integralmente anche coloor che non hanno avuto modo di partecipare al webinar. Sono state comunicate informazioni molto importanti. Un vero corso di formazione a puntate. L'obiettivo è venire a conoscenza delle più recenti acquisizioni nell’ambito della caratterizzazione molecolare del germoplasma olivicolo e sulla genomica dell’olivo

Olio Officina

Quel che serve sapere, e ancora non sai, intorno al miglioramento genetico delle olive da tavola e a duplice attitudine

Un incontro, come i precedenti, molto utile e prezioso. Già a partire dagli interventi iniziali di saluto. Secondo il biologo Marcello Battaglia, responsabile della Società Geosinergy di Taurianova, “gli oliveti secolari sono un problema, di natura economica. Eppure si potrebbe partire proprio da questi per il rilancio dell’olivicoltura. Occorrono competenze interprofessionali. Fondamentali. Le opportunità non mancano, vanno sperimentate e attuate”.

Preziosa anche Lina Pecora, agronoma, consigliera nazionale dell’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali, la quale, senza mai indugiare, ha opportunamente sostenuto come l’olivicoltura da mensa sia stata finora trascurata: “Mai come in questo momento è importante rilanciare il settore, e farlo ora attraverso ben 11 webinar è molto importante. Si tratta di un vero corso di formazione, perché facilita un percorso di sistema della conoscenza che viene spiegato molto bene dalla attuale, come pure dalla futura Pac. Capire a che punto sta la ricerca, innovare e formare è una necessità per tutti e oggi – ha tenuto a precisare – si può scrivere una bella pagina di rinnovamento”.

Il professor Mario Enrico Pe’ – presidente SIGA, la Società Italiana di Genetica Agraria, nonché docente ordinario di Genetica Agraria alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dove è anche il Preside della Classe di Scienze Sperimentali e Applicate – ha messo in luce due parole chiave: innovazione e miglioramento genetico. “Entrambe – ha detto – portano alla caratterizzazione dei materiali genetici a nostra disposizione. La conoscenza di questi aspetti vale per tante ragioni, non solo per la qualità, ma anche per la capacità delle piante di reagire agli stress”.

È un momento ideale, quello che stiamo vivendo, ha riferito il presidente della Società Italiana di Genetica Agraria, “perché arrivano una serie di tecnologie che possono oggettivamente migliorare la capacità di studiare meglio l’olivo. È il caso dello studio del genoma dell’olivo. Le conoscenze genomiche sono necessarie per impostare qualsiasi programma di miglioramento genetico. Rendere queste tecnologie disponibili è un proposito utile. C’è chi ha battezzato queste tecnologie come nuovi ogm, pur contrastare il progresso. La partita – ha chiarito il professor Pe’ – si gioca molto nella comunicazione e nell’interazione con la politica e gli stakeholder”.

“Nella comunicazione occorre usare tutti gli strumenti più appropriati. Vale la proposta di una nuova denominazione: tecnologie di evoluzione assistita”.

Potete ben immaginare quanto sia difficile oggi la vita del ricercatore. “La partita – ha affermato Pe’ – è aperta ed è molto dura, ma vi sono segnali di ottimismo. C’è un gruppo incaricato dalal Commissione europea per studiare queste tecnologie. Ci sono grandi potenzialità nel raggiungimento degli obiettivi sulla sostenibilità delle Nazioni unite e del Green Deal europeo”.

“Tutta la comunità scientifica – ha concluso il professor Pe’ – deve sentire l’importanza di tale impegno per evitare che si blocchino queste tecnologie, in modo da non rendere la agricoltura europea marginale rispetto al resto del mondo”.

Non ci dilunghiamo troppo, perché è possibile seguire l’intero webinar del 15 giugno 2021. E ricordate – perché è importante – quanto è stato fondamentale il prezioso apporto del Comitato scientifico, che comprende personalità come Innocenzo Muzzalupo, ricercatore del Crea-Olivicoltura, Frutticoltura Agrumicoltura, Carmela Pecora, del Consiglio dell’Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali, e Giovanni Misasi, coordinatore della Commissione Ambiente, Territorio e Paesaggio, di ONB Calabria.

LE CULTIVAR D’OLIVO DA TAVOLA E A DUPLICE ATTITUDINE E IL LORO MIGLIORAMENTO GENETICO

I precedenti incontri: QUI

In apertura, foto di Olio Officina

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