Olio Officina Festival

Nessuna paura, oltre la paura

Diario di bordo numero 2. Ovvero, il secondo giorno di Olio Officina Festival. Tanti i temi esaminati, con il chiaro obiettivo di aprirsi con fiducia al futuro. L'importante - si è ben compreso - è soffermarsi a ragionare, studiare, comprendere le questioni, analizzando con lucidità il complesso e variegato mondo olivicolo e oleario italiano

Giorgio Ruggeri

Il programma di venerdi 22

Cosa accade nel secondo giorno di Olio Officina Festival in Sala Leonardo? C’è da restare inchiodati sulla sedia per quante interessanti proposte. Per essere all’avanguardia occorre non aver paura e avere il coragio di progettare l’olio, anche a partire dai designer. C’è anche l’assegnazione di premi, e la presenza del ministro all’agricoltura maltese, Roderick Galdes

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Non solo saggi assaggi

Cosa avviene in Sala Chagall, nell'ambito di Olio Officina Festival? Oltre a un ricco calendario di degustazioni, in un intenso non stop. Spazio al naso e la testa delle donne per l’olio, con l’associazione delle Donne dell’Olio, ovviamente. E poi un momento olistico, con gli oli e le acque per curarsi, con l’uso della penna luminosa e l’automassaggio a cura di Ivana Sagramoni, maestra reiki. Infine, un focus sulle olivicolture estreme

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Fuori dal bicchiere

Cosa accade in Sala Solari, nell’ambito di Olio Officina Festival? Coricelli, con un amore nudo e crudo, con il raw food quale possibile chiave per interpretare un rapporto col cibo innovativo. E poi saggi assaggi di oli aromatizzati allo zenzero, menta, cannella, curcuma; e di oli di cocco, canapa, noce. Esaltando gli oli extra vergini territoriali, compresi quelli di Malta. E senza trascurare l’assaggio delle olive da tavola. E cpon una novità: l’assaggio musicale fuori dal bicchiere, con l’olio Dop Umbria

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Oleo, Olei, Olui

Anche Masseria Agricola Olère è presente a Olio Officina Festival 2016. Ovvero, quando il paesaggio ispira un futuro di speranze e progetti. A gestire l’azienda a conduzione familiare, due architetti – Carmela, Leonardo, con le figlie Giulia e Alessandra – che da Bologna hanno scelto Ostuni per impegnarsi nel recupero del valore fondante del paesaggio. , pronti a esplorare e inventare una nuova visione di agricoltura

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