Olio Officina Festival

Il Premio Olio Officina a chi

Ogni anno, come da tradizione, vengono attribuiti nell’ambito di Olio Officina Festival i riconoscimenti per quanti hanno contribuito a elevare e diffondere la conoscenza degli oli da olive. A riceverli tre italiani e uno spagnolo. Ecco chi sono

Olio Officina

Io consumatore voglio sapere

Oggi - ha sostenuto Alfonso Pascale nel corso della sua relazione a Olio Officina Festival 2016 - dobbiamo avere sempre più imprenditori e produttori capaci di costruirsi il proprio mercato. I mercati si costruiscono con le relazioni. Dobbiamo costruire di nuovo una relazionalità su cui impostare un nuovo modo di darsi fiducia e soprattutto di dare nuovi contenuti ai nostri prodotti.

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Cosa è il gusto

Oggi il gusto viene spesso concepito come qualcosa che guarda al passato. Si può parlare, per certi versi, di un gusto nostalgico. Eppure tutto è in movimento. Come possiamo allora ripensare il gusto nello scorrere dei secoli? Dovremmo ritematizzare tre concetti: il rischio, la tradizione e l’identità. E adeguare l’idea di gusto, un gusto riflessivo, consapevole e rivolto con ragionevoli speranze al futuro. Un gusto che guarda al futuro con nuovi occhi è la grande sfida

Alfonso Pascale


Un inno alla bellezza

Olio Officina Festival 2016, diario di bordo numero 4. Lo stile? Non lo si può mettere da parte, come pure il design concernete le archietteture dei frantoi. Con il concorso “Le Forme dell’Olio”, inoltre, l’attenzione la si è rivolta anche anche alla veste esterna, non solo al contenuto. Un buon abbigliaggio d’altra parte serve a valorizzare ancora di più la qualità dell’olio

Giorgio Ruggeri


Lusingare il palato, ripensare lo stile

Olio Officina Festival 2016 / Diario di bordo numero 3. I fritti all’italiana? Un inno al godimento. Sono tante le ricette, gustose, che si sono andate delineando a partire dalla perfetta combinazione con gli oli extra vergini di oliva, Dop e monovarietali, e gli aceti balsamici di Modena Igp. Divisi tra ricerca del gusto e della qualità, al Palazzo delle Stelline è stato come viaggiare tra paesi, esperienze, tanti utili spunti di riflessione e testimonianze

Giorgio Ruggeri


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Il programma di venerdi 22

Cosa accade nel secondo giorno di Olio Officina Festival in Sala Leonardo? C’è da restare inchiodati sulla sedia per quante interessanti proposte. Per essere all’avanguardia occorre non aver paura e avere il coragio di progettare l’olio, anche a partire dai designer. C’è anche l’assegnazione di premi, e la presenza del ministro all’agricoltura maltese, Roderick Galdes

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Non solo saggi assaggi

Cosa avviene in Sala Chagall, nell'ambito di Olio Officina Festival? Oltre a un ricco calendario di degustazioni, in un intenso non stop. Spazio al naso e la testa delle donne per l’olio, con l’associazione delle Donne dell’Olio, ovviamente. E poi un momento olistico, con gli oli e le acque per curarsi, con l’uso della penna luminosa e l’automassaggio a cura di Ivana Sagramoni, maestra reiki. Infine, un focus sulle olivicolture estreme

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Fuori dal bicchiere

Cosa accade in Sala Solari, nell’ambito di Olio Officina Festival? Coricelli, con un amore nudo e crudo, con il raw food quale possibile chiave per interpretare un rapporto col cibo innovativo. E poi saggi assaggi di oli aromatizzati allo zenzero, menta, cannella, curcuma; e di oli di cocco, canapa, noce. Esaltando gli oli extra vergini territoriali, compresi quelli di Malta. E senza trascurare l’assaggio delle olive da tavola. E cpon una novità: l’assaggio musicale fuori dal bicchiere, con l’olio Dop Umbria

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