Sono un meridionalista; ma sono meridionalista di minoranza, perché, rispetto a tanti meridionalisti di maggioranza, non assecondo la pigrizia e la cultura assistenzialistica dei meridionali

Andrea Di Consoli

Sono un meridionalista; ma sono meridionalista di minoranza, perché, rispetto a tanti meridionalisti di maggioranza, non assecondo la pigrizia e la cultura assistenzialistica dei meridionali. Per essere votati e acclamati al Sud basta dire poche menzogne: che lo Stato ha abbandonato i meridionali, che la disoccupazione si risolve con i sussidi e con le elemosine di Stato, che il Nord ha sfruttato il Sud, che i meridionali non è vero che lavorano poco e svogliatamente, che i Savoia hanno depredato l’industria borbonica, che la vera mafia è a Roma, che le industrie dei poteri forti vanno chiuse perché inquinano e che l’intelligenza dei meridionali è superiore a quella dei “nordici”. E rispondere a muso duro, a chi fa umilmente notare che il Pil del Sud è troppo basso, che “tanto noi abbiamo il sole, l’aria buona, la cucina, le femmine belle e il divertimento”.

Andrea Di Consoli

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Andrea Di Consoli