Olivo Matto

A quando la completa opera di civilizzazione con l’extra vergine?

Luigi Caricato

A quando la completa opera di civilizzazione con l’extra vergine?

I ricettari della Val d’Aosta? Sono per lo più concepiti in assenza di olio extra vergine di oliva. Per lo meno quelli della tradizione. Infatti in questi giorni mi è capitato tra le mani un libro edito nel 1999, che ho recuperato tra i tanti che mi ritrovo in casa e che ogni tanto emergono. All’interno del volume ben sessantadue ghiotte ricette. Tra queste solo nove – dicasi nove! – presentano alla voce ingredienti la generica indicazione di “olio”, solo in alcuni casi (chissà perché?) appare la più rasserenante dicitura “olio extra vergine di oliva”. E’ la dura legge del burro, che ancora resiste. Chissà se oggi, a distanza di dodici anni dalla pubblicazione della Guida ai piatti, vini e sapori della Valle d’Aosta, edita da Musumeci, è stata acquisita nel frattempo la civiltà degli oli ricavati dalle olive. Intanto, per onorare questa regione all’estremità nord ovest dell’Italia, ecco una ricetta in cui fa capolino l’olio.

Carne cruda alla valdostana

Ingredienti

500 g di carne cruda macinata

funghi porcini sott’olio

pane integrale

olio

limone

sale

pepe

Preparazione

Condire la carne a piacere, con gli ingredienti appena elencati.

Tagliare il pane integrale a fette sottili sulle quali riporre la carne condita e i funghi tagliati a fettine.

L’olio

Quale olio sarebbe l’ideale per condire? Un extra vergine dal fruttato medio dalle connotazioni erbacee e dal gusto vegetale di carciofo, mediamente amaro e piccante, armonico.

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