Chi l’avrebbe mai detto. La potenza di un invisibile esercito di virus è stato capace di mettere in ginocchio interi popoli e Paesi. Siamo rimasti stupefatti, noi che nel tempo libero giocavamo a sfidarci tra sostenitori della scienza e sostenitori dell’anti scienza, tra pro-vaccini e no-vax, rappresentando con ciò due distinti modi di concepire la vita, da una parte chi resta con i piedi per terra e crede nell’operato dell’uomo, e dall’altra chi sposa invece la distopia e sogna e abbraccia nuovi lemmi, come la resilienza – parola per me bruttissima e nefasta. Eppure, non riuscendo ancora a fronteggiare l’invasione di questa onda selvaggia di microorganismi che agiscono indisturbati nel nostro mondo apparentemente perfetto, ci consegniamo alla rabbia o alla sfiducia, disarmati dal fatto che il Covid-19 abbia nientepopodimeno osato sfidarci. Proprio ora, proprio quando ci sentivamo pieni di noi stessi, adesso, qui, ora, non ci sentiamo più tanto sicuri, del nostro progresso, di quel che abbiamo fatto nel mentre ci credevamo padroni assoluti dell’universo.
Non siamo poi così invincibili, come apparivamo. Lo abbiamo compreso sin da subito, ma questo in fondo lo sapevamo già. Sapevamo che simili circostanze accadono sempre e comunque, in qualsiasi epoca, anche in tempi in cui ci siamo illusi di poter dominare la scena indisturbati. Nonostante il progresso raggiunto a piene mani, la natura ci ha sopraffatto. Siamo esseri imperfetti, così tanto imperfetti che siamo dovuti rimanere al chiuso delle nostre rispettive dimore, pur di contenere i danni e la diffusione del virus. Si spera soltanto che questo stop non porti a disastri economici e sociali irrimediabili. Si spera, soprattutto, che il numero di morti a un certo punto rientri nel calcolo ordinario della normalità.
Siamo dunque esseri limitati e proprio per questo soggetti ad adeguarci, pur nella incertezza del domani, senza poter fare programmi certi. E così un appuntamento cui tenevamo tanto, il Forum Olio & Ristorazione, previsto il prossimo 25 maggio, abbiamo ritenuto opportuno farlo slittare al 5 ottobre – sempre al Palazzo delle Stelline, sempre a Milano, sperando che presto tutto si plachi, per il bene di tutti, cercando di continuare, non dico come prima, ma senza dubbio con uno spirito diverso, con umiltà e tenacia, perché comunque si va avanti e non possiamo arrenderci: dobbiamo continuare a essere noi stessi, ma in una prospettiva nuova.
[Questo editoriale è tratto da Oliocentrico 11, che potete leggere cliccando QUI]
Ecco invece, per quanti lo desiderano, gli altri numeri di Oliocentrico.
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