Olivo Matto

Cosa accade in Italia, cosa accade in Spagna

Luigi Caricato

Cosa accade in Italia, cosa accade in Spagna

A Rimini, in una piazza di cui non ricordo più il nome – anzi, per l’esattezza nemmeno l’ho guardato – ho visto un enorme, gigante, albero d’olivo. Strana collocazione, del tutto fuori contesto in una città senza verde. L’albero sarà stato sradicato da chissà dove, con ogni probabilità dal Sud. Sicuramente dalla Puglia. Che peccato. E’ mancanza di sensibilità. E’ assenso di rispetto per la natura. Perché non piantarne di nuovi, da far crescere secondo i ritmi di una pianta ben curata? Si vuole tutto già pronto, senza provare il piacere dell’attesa. Io intanto, a proposito di alberi giganti, monumentali, vi segnalo una curiosità.

I nostri “cugini” spagnoli hanno dimostrato negli ultimi anni di saper valorizzare la propria anima olivicola. Un esempio? Vi segnalo il libro Olivos monumentales de España, edito da Mundi Prensa in collaborazione con la Junta de Andalucia.

Una bella iniziativa. Si tratta di un volume illustrato che documenta dettagliatamente gli alberi più antichi, con tanto di foto a tutta pagina e un ricco indice di esemplari con la relativa mappa di localizzazione.

Il libro è curato da Concepcion Munoz, Angjelina Belaj, Diego Barranco e Luis Rallo. Gli autori non si limitano a un’operazione di semplice stesura di un catalogo, ma, rispetto ai 300 milioni di olivi coltivati, ne individua i cento più rappresentativi e antichi.

E in Italia? Cosa accade nel nostro Paese? Si sradicano gli alberi per rivenderli e piantarli altrove. Ora, intendiamoci, non giudico chi sradica gli olivi secolari, o chi li compera. Una seria riflessione è giusto però farla. Giusto per porre dei limiti al fenomeno. Un conto se lo sradicamento rientra in una logica di reimpianto, in vista di un nuovo oliveto, altro conto se risponde solo a una pura e volgare insensibilità, o a una volgia di speculare.

Che peccato. Che occasione persa. Un libro simile in Italia non esiste. Eppure di alberi monumentali da segnalare ce ne sarebbero a iosa.

Oggi è domenica, sono in viaggio e non ne ho voglia, ma presto, molto presto, vi presenterò un saggio assaggio di qualche olio ottenuto da olivi giganti, monumentali.

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