Olivo Matto

Cosa sarebbe una pizza senza un olio di qualità?

Luigi Caricato

Nella Giornata mondiale della pizza (il 17 gennaio) ci sembra opportuno collocare l’olio extra vergine di oliva in grande evidenza. Anche perché una pizza senza olio sarebbe un po’ come un volto senza sorriso.

La materia prima olio extra vergine di oliva contribuisce sempre a rendere una pizza più gustosa, fragrante e appetibile. Appena sfornata, mentre si versa l’olio – la giusta quantità, senza mai eccedere – si evidenziano subito le note olfattive di ogni ingrediente.

L’olio – nel caso specifico – svolge una duplice funzione: contribuisce a conferire i propri profumi e sapori e, nel contempo, amplifica ed esalta i profumi e i sapori anche degli altri ingredienti.

La qualità dell’olio è fondamentale. Non si può commettere l’errore di versare un olio stantio, ossidato, o, peggio ancora, un olio troppo vecchio e rancido: si comprometterebbe tutto il sapore della pizza nel suo complesso. Può sembrare una ovvietà, ma spesso capita di incappare in pessimi oli (succede, succede).

Un utile consiglio: è sempre bene approntare una selezione degli oli in base alle principali tipologie di fruttato: leggero, medio, intenso, e magari inserire anche la tipologia degli oli sul menu, accanto a ogni singola pizza, così da suggerire quale olio sarebbe opportuno versare. In questo modo si fornisce al cliente una indicazione di massima che lo rende sempre più consapevole del valore non soltanto dell’olio, ma di ciascun ingrediente.

L’olio da versare sulla pizza è una sana abitudine, ma l’olio va scelto con cura. Non si può pensare di risparmiare optando per oli meno costosi: sarebbe un errore imperdonabile. Anche perché è uno stratagemma inutile: la quantità di olio extra vergine di oliva da versare è minima. Versare l’olio sbagliato comprometterebbe sensibilmente il risultato finale e non ha alcun senso. A che pro? Inoltre, anche il giusto dosaggio diventa un aspetto importante da non sottovalutare. Non occorre mai esagerare nella quantità d’olio da utilizzare, anche perché un olio di qualità ha un elevato effetto condente.

Infine, una raccomandazione. Per i pizzaioli: visto che un pizzaiolo virtuoso sceglie sempre materie prime di alta qualità, così da trarre il massimo vantaggio anche sul piano del ritorno di immagine, perché, allora, non mettere in evidenza i propri fornitori, elencando le materie prime e ponendole in una lavagna o in un quadro esposto in bella vista all’ingresso del locale? Oppure, altra soluzione, riportando in coda al menu, di ciascun ingrediente – là dove è possibile – l’origine del prodotto e il nome del fornitore.

Più marketing e più qualità per un consumatore più informato e consapevole, è sempre la migliore scelta che si possa concepire, soprattutto in una giornata celebrati va come quella del 17 gennaio, dedicata appunto alla pizza.

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