Olivo Matto

Ecco i migliori oli bio targati Biol

Luigi Caricato

Ecco i migliori oli bio targati Biol

Ho sempre manifestato una certa resistenza nel pubblicare i riscontri dei concorsi oleari, ma a volte è bene fare qualche eccezione. E’ il caso del Premio Biol, dedicato alla selezione dei migliori extra vergini ecocompatibili. Quest’anno il concorso ha visto gareggiare ben 360 oli prodotti in quindici differenti Paesi. A vincere il primo premio in assoluto è l’olio a marchio Dop Valli Trapanesi, prodotto da Antonella Titone. Una conferma che si ripete ormai di anno in anno, per un olio dato vincente in diversi concorsi nazionali e internazionali, segno evidente che vi sono aziende che lavorano molto bene, riuscendo a imporsi sempre all’attenzione. Debbo a Fabio Nardulli la comunicazione dettagliata dei risultati, oltre alla foto degli oli vincitori. Per chi voglia saperne di più, ecco di seguito un breve stralcio dal comunicato stampa ricevuto.

Il “Titone” – già in passato vincitore della manifestazione – è risultato il migliore assoluto dell’ultima annata tra i 360 oli giunti in gara da 15 Paesi. Quindi, con scarti minimi, vi sono altri due oli italiani: il fiorentino “Byodo Collezione Andrea”, prodotto dalla Pruneti, e il siracusano “Terraliva” dell’azienda Frontino.

Ad aggiudicarsi il Premio BiolPack (miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo) è stato lo spagnolo “LA Organic”, confezione dalla caratteristica forma a calamaio.

Il Premio BiolKids è stato invece assegnato dalla giuria dei bambini allo sloveno “Morgan”.

Ottima qualità anche per gli oli di casa Puglia: il premio Biol Puglia va al “Piantatella” dell’omonima azienda di Statte, mentre il “Tenuta Arcamone” prodotto a Bitritto da De Carlo si è aggiudicato il riconoscimento tematico per il miglior olio da olive Coratina. Entrambi si sono classificati tra i primi dieci, fascia in cui hanno spiccato anche oli esteri come il portoghese “Risca Grande” e lo sloveno “Morgan”.

“La giuria internazionale – ha dichiarato il coordinatore del Biol Nino Paparella – ha rilevato come la qualità degli oli bio migliori di anno in anno, con eccellenze in grado di superare gli oli tradizionali. Da segnalare l’ottima qualità dei fruttati: sempre più verdi, ricchi e profumati. Un buon olio bio, ormai, si può fare dappertutto, sia con varietà difficili, sia in aree climatiche non avvantaggiate”.

I vincitori e i circa cento oli aggiudicatisi le Medaglie d’Oro e d’Argento saranno pubblicati nel tradizionale Catalogo del Biol, poi presentato alle principali fiere internazionali, dal BioFach di Norimberga al Sana di Bologna.

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