Il Molise è una terra che amo. Anche perché somiglia molto alla mia Puglia. Ho scritto anche un libro dedicato a questa regione. Su sollecitazione di Mena Aloia, l’ho scritto e pubblicato in prima edizione nel 2008, e in seconda edizione nel 2009. E’ un libro che racconta il territorio, gli olivi e l’olio molisani. Si intitola Il respiro dell’olio. Viaggio tra gli olivi del Molise. Tra le olive che costituiscono il ricco patrimonio varietale autoctono c’è n’è una da cui si ricava un olio di straordinaria bontà che solo di recente ho avuto occasione di degustare: la Rumignana. Ringrazio per questo l’olivicoltore Giorgio Tamaro da Colletorto.
Ecco quanto scrivevo nel libro Il respiro dell’olio:
Rumignana: conosciuta pure con il sinonimo di Remugnana o Ramignana, è stata identificata nel territorio di Colletorto ed è diffusa anche nelle zone vicine. Ha produttività media e alternante. L’olio presenta un fruttato maturo ed è delicato e armonico al gusto.
Ed ecco invece il ritratto sensoriale che ne traggo per voi ora. L’olio l’ho degustato sia il 16 aprile scorso, sia oggi, con mio grande piacere personale.
Ha nome Colle d’Angiò, ed è prodotto dall’azienda agricola Giorgio Tamaro.
SAGGIO ASSAGGIO
Vista > Giallo dai riflessi verdolini, è limpido
Olfatto > Ha note fruttate intense, fresche e pulite, con chiari sentori di erbe di campo
Gusto > E’ sapido e si percepisce in bocca con note amare e piccanti nette e ben dosate. Ha fluidità medio-alta e gusto vegetale di carciofo e toni speziati, unitamente a una piacevole sensazione di astringenza
Sensazione retro-olfattiva > In chiusura una punta piccante e il richiamo alla mandorla e al carciofo
L’ABBINAMENTO
Ideale con pasta al pomodoro, verdure alla griglia, tagliata di manzo con salsa di capperi e acciughe
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