Olivo Matto

Il populismo applicato al mondo dell’olio

Luigi Caricato

In una società così disgregata come quella attuale, in un contesto tipicamente italiano, tendenzialmente divisivo per sua vocazione storica, l’attuale tendenza che tende a esasperare le differenze, e a schierarsi di volta in volta o da una parte o dall’altra, per puro interesse personale, sta purtroppo contagiando nel profondo un settore già fin troppo lacerato e frammentato, qual è quello degli oli da olive.

Pensare a un cambio di rotta, nel breve e medio periodo, mi sembra una ipotesi impossibile. Ci sono troppi sentimenti negativi irrisolti, troppe conflittualità in essere. Manca soprattutto quella spensieratezza e genuinità di relazioni interpersonali che un tempo erano certezza e oggi non più. Divisioni che è difficile ricucire. Questo atteggiamento richiede passi indietro che nessun intende compiere, e così si consuma la divisione e l’ostilità.

Gli atteggiamenti populistici, in quest’ordine di idee, sono diventati pane quotidiano, per molti di coloro che si occupano d’olio, alimentando sempre conflittualità e calunnie, diffidenze e finzioni.

Ciò che mi sorprese qualche anno fa, nell’ambito di un incontro pubblico che si svolse a Roma, per iniziativa dell’ex Inea, fu l’intervento di un dirigente di una organizzazione di categoria del comparto oleario, il quale testualmente sostenne che il mondo dell’olio doveva obbligatoriamente assumere gli stessi atteggiamenti populistici del grillismo per poter dare una decisiva svolta al settore. Confesso che allora, quando sentì quel signore, risi tra me e me, per la banalità e inopportunità delle sue osservazioni, ma oggi, a distanza di tempo, mi rendo perfettamente conto della assurda coerenza di quelle parole con lo stato e le condizioni in cui versa tutt’oggi il settore. Da allora, perfino alcuni uomini delle Istituzioni hanno abbracciato il populismo, ma gli effetti speciali di questa deriva, non si pagheranno oggi, o soltanto domani, lasceranno tracce nel lungo periodo, e sarà una disfatta per tutti.

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