L’Esselunga è per me un buon punto di approdo. Segno che si può fare distribuzione moderna con saggezza e lucidità, senza sacrificare la qualità a vantaggio del prezzo e rimanendo nel contempo competitivi rispetto ad altre insegne. Sull’house organ di Esselunga ho letto l’annuncio di una novità assoluta: il prossimo 4 agosto sarà presentato l’olio extra vergine di oliva che la famiglia Monini produce in Australia nelle campagne del New South Wales. L’ho degustato per voi in anteprima. Ho chiamato e ho gentilmente ricevuto a stretto giro due bottiglie di Primissimo.
Si chiama così, il Primissimo, in quanto ricavato dall’olivagione 2011. In Australia è già stata stagione di raccolta da tempo. Infatti nella retro-eticheta della bottiglia si legge che le olive – tutte di varietà italiane: Frantoio, Leccino e Pendolino – sono state raccolte tra aprile e giugno. L’olio è stato invece imbottigliato in Italia nel mese di luglio.
Si tratta di una anteprima assoluta mondiale. Così viene infatti annunciata la presentazione ufficiale di un’edizione limitata che l’insegna Esselunga è riuscita a guadagnarsi attuando una avvincente operazione di comarketing.
Ho parlato con Zefferino Monini e ho sentito in lui la soddisfazione di chi ha saputo osare e ci è riuscito. L’azienda umbra di Spoleto ha una proprietà di circa 300 ettari a Hillstone, nel New South Wales. Dietro vi è un investimento di 8 milioni di euro. Dietro c’è tanta progettualità.
Gli olivi sono stati piantumati tra il 2004 e il 2005. Sono in tutto 106 mila piante e danno luogo a una produzione di circa 350 mila litri di olio. Sono 40 mila le bottiglie destinate all’Italia. Il battesimo è fissato per giovedi 4 agosto. Il prezzo consigliato al pubblico è di 5,49 euro la bottiglia da mezzo litro.
SAGGIO ASSAGGIO
Il Primissimo è ricavato da olive Frantoio (50%), Leccino (35%) e Pendolino (15%).
Vista > Giallo oro, con una lieve velatura
Olfatto > Ha note fruttate di intensità medio-leggera, vegetali, con chiari sentori di mandorla
Gusto > Ha un’elevata fluidità al palato, e quasi scompare in bocca, lasciandola pulita appena dopo l’assaggio. E’ dolce al primo impatto, morbido, dal gusto vegetale di cicoria, con note di frutta secca, mandorla e nocciola; una lieve sensazione amara e un tocco di piccante in evidenza ma armonico, che termina con una lieve astringenza e una nota speziata
Sensazione retro-olfattiva > Sentori di mandorla in chiusura e un piccante lieve
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