Olivo Matto

L’extra vergine per tutti, l’extra vergine democratico

Luigi Caricato

L’extra vergine per tutti, l’extra vergine democratico

Sono orgoglioso di aver scritto, su “Viniplus” di settembre – giornale edito dai sommeliers di Ais Lombardia – un articolo in cui si sancisce il diritto, per tutti i popoli di ogni luogo al mondo, di poter accedere al consumo di un grasso alimentare nobile qual è l’olio extra vergine di oliva, insieme ovviamente all’intera gamma degli oli da olive. Fino a non molto tempo fa, ciò non era possibile, per via di prezzi elevati che ne impedivano l’acquisto. Oggi è diverso, i bassi costi di produzione, il miglioramento delle tecniche estrattive, una più capillare presenza di tali oli nei punti vendita ha rivoluzionato la storia dei consumi. Tutto ciò è un bene, purché i prezzi non precipitino verso il basso, rendendo inutile tale conquista. Oggi c’è chi si inventa inutili storie, cavalcando il malcontento di chi non ottiene una equa remunerazione. Si tratta invece di trovare una via intermedia che consenta a ciascun olivicoltore di gaudagnare il giusto, senza che venga sfruttato, ma consentendo nel contempo una effettiva democratizzazione dei cnsumi di oli di oliva.

Ecco uno stralcio del mio articolo:

(…) un olio da olive deve essere democratico, disponibile per tutti, e non come nel lontano passato, solo per pochi privilegiati. L’olio deve essere disponibile a prezzi differenti, in base alla qualità, in modo che ciascuno possa avere un prodotto genuino prima di tutto, e solo successivamente l’eccellenza, come tappa successiva nel momento in cui c’è stata prima una preventiva acquisizione del valore. Anche perché non possono esserci tutti extra vergini d’alta gamma. Per cucinare è sufficiente un comune extra vergine, non necessariamente d’alta qualità (…)

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