Olivo Matto

Ogni olio ha la sua storia, un certo imprinting

Luigi Caricato

L’estate la immagino esposto ma ben protetto dal sole, sotto l’ombrellone. Mi piace molto stare al mare, dove mi abbandono con gioia alla lettura di libri che in altre stagioni non ho con certezza né il tempo né lo spirito di leggere. Talvolta, se i libri non sono voluminosi (e non superano le 100 pagine) riesco a leggerne anche due o tre al giorno, ma quando arriva il tempo di nutrirsi – tempo importantissimo, perché mangiare è un atto necessario, oltre a essere un momento di convivialità in cui si celebra e si condivide la bellezza e la bontà del cibo – allora sì che l’olio, una materia prima per noi oliocentrici molto cara e preziosa, assume la sua importanza e centralità – come pure gli aceti, perché non sono certo da meno.

Ecco l’idea di allestire una lista con i “cento oli per l’estate”, e i “dieci aceti per l’estate”. Provare, gustare, imparare a selezionare una materia prima di qualità buona per i diversi impieghi.

Ogni olio, si scopre, ha la sua storia, un certo imprinting che lo contraddistingue, anche se molti di essi hanno più di qualcosa in comune, ma soprattutto l’oliva, questo frutto incredibilmente speciale e unico. Chi l’avrebbe mai detto che da un minuscolo frutto si ricavasse un succo così prezioso, gustoso e salutare. Pensate a quanto sono stati geniali nel capirlo gli uomini che decisero di addomesticare l’olivastro, intuendone le grandi potenzialità. L’olivo è simbolo di acquisizione di civiltà. Ricordatelo sempre, mentre utilizzate l’olio. E ricordate anche che non basta usufruire dell’olio. Occorre compiere quel passo in più: leggere, leggere, leggere, per acquisire nuove conoscenze.

Leggere anche libri non strettamente tecnici, dal taglio storico-letterario, pensate per esempio al volume di Giorgio Barbaria, È l’olio, bellezza. Viaggio letterario nelle culture dell’ulivo, edito da Olio Officina; o al volume dal taglio letterario e antropologico di Daniela Marcheschi, Il volto umano dell’olio, anch’esso edito da Olio Officina; oppure il testo di Rosalia Cavalieri, I sensi e la lingua dell’olio. Appunti per un degustatore amatoriale, sempre per i tipi di Olio Officina; oppure, di Lorenzo Cerretani, L’olio spiegato alle mie figlie; o quello delle autrici Ivana Sagramoni e Maria Carla Squeo, Guida essenziale al massaggio con l’olio. Rigenerare corpo e anima per liberarsi da stress e ansia; o, ancora, il saggio scientifico del compianto Massimo Cocchi, Cacao e olio da olive; e si potrebbe proseguire ininterrottamente, già, perché il progetto culturale di cui anche questa rivista, Oliocentrico, fa parte, si fonda su una casa editrice aperta a sempre nuove proposte culturali, con oltre 50 titoli in catalogo. Presto arriveranno delle belle sorprese, da settembre in avanti. Ecco, dunque: la cultura. Nessuno trascuri mai la cultura. Molti evocano la cultura, ma non la praticano. Ebbene, l’estate è proprio il tempo necessario per leggere, leggere, leggere. Buona lettura.

L’editoriale che avete appena letto, è stato pubblicato sul numero 29 della rivista digitale sfgogliabile Oliocentrico. Buona estate, noi continueremo sempre a tenervi aggiornati, anche in agosto.

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