Nel mondo dell’olio ci sono troppe persone che dicono “per carità, tengo famiglia”, ed è per questo che le associazioni di categoria dominano la scena e decidono loro su tutto, senza ascoltare ragioni e valutare idee, proposte e sollecitazioni. Purtroppo al “tengo famiglia” non segue il silenzio, ma il continuo lamento “così non si può andare avanti, non è giusto, non sta bene, ne approfittano sempre”, eccetera. Abbiamo capito di che pasta è fatto il mondo dell’olio, a parte la solita minoranza virtuosa che si assume le responsabilità del caso. Il silenzio è più dignitoso del lamento. Se si conoscesse il valore delle parole – dignità, per esempio – nessuno, per coerenza verso se stesso, proverebbe minimamente a lamentarsi.
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