Tutti si dicono assaggiatori esperti e in tanti partecipano a corsi amatoriali o professionali di analisi sensoriale. Non mancano le scuole di assaggio e le organizzazioni in cui si valorizzano e perfezionano le conoscenze intorno alle varie specializzazioni di prodotto. E’ un esteso mondo di esperti e di cultori della materia che va giustamente valorizzato. Si va dai sommeliers ai degustatori d’olio extra vergine di oliva, ma da qualche anno a questa hanno fatto il loro ingresso in campo anche altri assaggiatori. Assaggiatori di grappe, caffè, thé, aceti, formaggi e perfino di acqua.
Si sta finalmente scoprendo l’importanza della valutazione organolettica riservata ad alimenti e bevande, un approccio che permette di conseguire netti miglioramenti qualitativi sul fronte delle produzioni.
Si scopre che la qualità non è soltanto quella chimico-fisica e nutrizionale, ma anche quella sensoriale ed edonistica. Motivo per cui il Centro Studi Assaggiatori, con sede a Brescia, oltre ai vari corsi formativi, ha predisposto anche una serie di pubblicazioni sul tema, come quella dal titolo Analisi sensoriale. I test descrittivi, i cui autori sono Luigi Odello, Alberto Ugolini e Manuela Violoni.
Si tratta di un volume assai prezioso, perché fornisce informazioni dettagliate su come avvalersi dei vari metodi di valutazione sensoriale e su come misurare, di conseguenza, il valore tangibile di un prodotto in maniera attendibile.
I test descrittivi, argomento centrale del libro, sono oggi i più diversi, molti dei quali ad alta utilità informatica. Fondamentali, perché rappresentano lo strumento più adatto per dare una carta d’identità certa e definita a un determinato alimento o bevanda, e non solo.
E’ un libro che consiglio a chi intende approfondire in maniera professionale l’arte dell’assaggio, che non è più una semplice arte, ma una vera e propria scienza.
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