Olivo Matto

Scamarcio ha il suo olio di famiglia

Luigi Caricato

Così alla fine si scopre che anche gli olivicoltori non professionisti si impegnano nel cercare di ottenere ad ogni costo la qualità. Un conto e’ l’olio genuino, altro conto e’ l’olio di qualità. Una distinzione non a tutti chiara. Per questo l’iniziativa di TerraSud, un’associazione culturale di cui e’ anima pulsante Mimmo Lavacca, insieme con Chemiservice, laboratorio d’analisi tra i più apprezzati al mondo, e di cui e’ figura chiave Giorgio Cardone, nonché con la collaborazione di Olio Officina Food Festival, di cui sono io l’ideatore e direttore, e’ una iniziativa davvero ragguardevole e unica nel suo genere. Cosi ragguardevole e unica che in molti l’hanno già imitata, chi addirittura nel nome, chi nelle ragioni ispiratrici. Un grande successo che va opportunamente valorizzato e promosso. Tanto più che quest’anno stato ad aggiudicarsi il primo premio e’ stato l’attore Riccardo Scamarcio. E’ stato lui infatti a vincere la terza edizione di Olio di Famiglia. Da varietà Cima di Mola in purezza, le olive raccolte il 10-12 ottobre e molite in un frantoio aperto appositamente per lui, in un periodo in cui la resa estrattiva viene sacrificata a favore della qualità dell’olio estratto, l’extra vergine di Scamarcio ha avuto tutte le carte in regola per imporsi su tutti i partecipanti. Il suo olio? E’ difficile averlo, non viene imbottigliato e immesso in commercio. Chissà, magari lo farà a breve, anche in ragione di un simile riscontro su sessanta olivicoltori dilettanti che hanno partecipato al concorso. Scamarcio ha dimostrato di essere un bravo produttore, anche nel modo con cui ha raccontato la propria esperienza. Ha citato la nonna, con la quale si recava in frantoio da bambino, a seguire le operazioni di molitura delle olive. Non dimentichiamo che Scamarcio e’ nato ad Andria, tra le capitali mondiali dell’olio. L’attore ha messo in evidenza come sia molto importante e decisiva la raccolta, i tempi, le modalità. Contento dei suoi risultati, a partire dalla cultivar Cima di Mola: l’olio – dice – ha personalità senza avere un amaro e piccante aggressivo. “Io sono nato ad Andria – ha ribadito ancora una volta – e i miei amici sostengono che il loro olio sia migliore, ma non e’ vero, che assaggino pure il mio olio”. C’è da dire che al concorso Olio di famiglia a vincere sembrano essere soprattutto gli olivicoltori dilettanti impegnati in altri settori professionali. Lo scorso anno la scrittrice Margherita Loy, quest’anno l’attore Scamarcio, ma anche altri artisti si sono imposti all’attenzione del premio. Resta una domanda: non e’ che tra gli olivicoltori dilettanti i più bravi siano proprio coloro che poco hanno a che fare con la campagna? Quando la passione vince su tutto, e’ il caso di dire. Così, per la cronaca, l’edizione 2014 di Olio di Famiglia ha avuto i seguenti primi tre classificati: al primo posto l’attore Riccardo Scamarcio, al secondo posto la pittrice Paola Carenza, e al tal posto il pensionato Pietro Muolo. maggiori informazioni le leggerete su Olio Officina Magazine. Intanto per concludere una riflessione: pensate a quanto sono strani gli organizzatori, non solo danno un’opportunità ai partecipanti di confrontarsi, ma a ciascuno di essi e’ stato consegnato anche il dettaglio delle valutazioni sensoriali da parte del panel dei degustatori, nonché le analisi chimico-fisiche degli oli con i quali hanno gareggiato. I miei più grandi complimenti agli organizzatori tutti. Prossimo appuntamento a Milano, dove sarà presentata la quarta edizione di Olio di Famiglia.

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