Olivo Matto

Tra le tante salse, ne esiste una chiamata marò

Luigi Caricato

Tra le tante salse, ne esiste una chiamata marò

E’ una salsa tipica ligure, ed è per l’esattezza un pesto alle fave. Mercoledì 2 febbraio verrà preparato e presentato a San Bartolomeo al Mare, in provincia di Imperia. Si cerca di farla rientrare tra le DeCo, le denominazioni comunali inventate dal compianto Luigi Veronelli. Per ottenerla è necessario avere, tra le materie prime, fave fresche, da pestare al mortaio insieme con aglio e menta, olio extra vergine di oliva Dop Riviera Ligure e formaggio parmigiano.

L’incontro a San Bartolomeo si terrà alle 11.15 presso il Centro Sociale Incontro, ai Giardini del primo maggio. La nota salsa ligure sarà presto proposta nei prossimi giorni per il riconoscimento DeCo. Infatti l’Amministrazione comunale di San Battolomeo, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 34 del 21/08/2008, aveva opportunamente istituito il disciplinare che ne regolamenta il rilascio del marchio di Denominazione Comunale.

Il marò verrà abbinato con una tradizionale pasta fresca fatta in casa dalle massaie di San Bartolomeo: i “Bastardui“.

Ed ecco la ricetta del marò secondo la versione del gastronomo e giornalista Virgilio Pronzati.

LA RICETTA DEL MARO’

Marò, pestun de bazann-e

Dosi e ingredienti per 6 persone

400 g di fave sgusciate piccole e fresche

2 spicchi d’aglio di Vessalico

4 foglie di menta

40 g di Parmigiano Reggiano

50 g di prescinseua (cagliata)

Olio extra vergine di oliva Dop Riviera Ligure

Sale marino grosso q.b.

Esecuzione

Pestare nel mortaio l’aglio.

Unire le fave, il sale, la menta e, continuare a pestare, fino ad ottenere un composto omogeneo.

Aggiungere la prescinseua, il formaggio.

Mescolare e diluire con l’olio Dop Riviera Ligure.

Alla ricetta tradizionale nel tempo è stato in seguito aggiunto il formaggio pecorino stagionato.

Alcuni secoli fa – chiarisce Virgilio Pronzati – la salsa marò veniva usata per minestre in brodo. Oggi si può abbinare alle costine d’agnello alla griglia e agli sformati di patate e di zucchini.

Con il marò si possono condire anche paste come farfalle, trofiette e lasagnette.

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