Olivo Matto

Vi lascio nelle mani di Coldiretti

Luigi Caricato

Come avete notato dalle notizie diffuse massicciamente dai media, a Bari si è svolta la “Giornata nazionale dell’extravergine italiano”. Ho fedelmente riportato i dispacci diffusi da Coldiretti, che potete leggere QUI, QUI e QUI, in modo da farvi un’idea.

Non ho voluto interferire in alcun modo. Solo i titoli e i sommarietti dei comunicati stampa sono stati redatti da Olio Officina Magazine, ma i testi riportati sono stati pubblicati integralmente.

Il pensiero di Coldiretti sugli oli da olive si può riassumere nei seguenti tre assunti.

1. L’Italia è invasa da olio di oliva tunisino con le importazioni dal Paese africano che sono aumentate del 734 per cento nel 2015, pari ad oltre otto volte le quantità rispetto allo scorso anno. Il rischio concreto è il moltiplicarsi di vere e proprie frodi.

2. L’Italia dice addio alla dieta mediterranea, perché negli ultimi 10 anni sono stati tagliati del 25 per cento gli acquisti di olio di oliva e i consumi a persona sono scesi a 9,2 chili all’anno, dietro la Spagna con 10,4 chili e la Grecia che con 16,3 chili domina la classifica.

3. A pesare sulla situazione attuale sono i recenti scandali sulle truffe dell’olio che hanno aumentato la diffidenza come pure la diffusione di prodotti di importazione di bassa qualità che disorientano i consumatori.

Tranquilli, ci sono anche prospettive di salvezza, non solo notizie terribili. Dalla realtà negativa occorre pur uscirne.

Il pensiero positivo di Coldiretti si può riassumere in altri tre punti, i seguenti.

1. Un primo proposito: si deve puntare sull’identità, sulla legalità e sulla trasparenza per recuperare credibilità anche all’estero.

2. Un secondo proposito: si deve sostenere l’attività di ricerca; si deve stimolare il recupero varietale e la distintività; si devono sostenere e incentivare gli strumenti di aggregazione dell’offerta.

3. Un terzo proposito, che è nel contempo anche un consiglio: si deve guardare con maggiore attenzione l’etichetta e acquistare extravergini Dop in cui sia esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane, meglio tuttavia se si acquistano gli oli nei mercati di Campagna Amica.

C’è, infine, anche una strada che conduce alla salvezza, nelle intenzioni di Coldiretti. Anche se nulla è certo nella vita, dobbiamo in ogni caso fidarci di qualcuno. Secondo Coldiretti, a salvarci sarà “la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR) ad alto campo, in combinazione con l’analisi statistica multivariata”.

Se fossi in voi, mi affiderei completamente nelle mani di Coldiretti. Non state a perdere troppo tempo con chi vi porta sulla cattiva strada.

Vi lascio nelle loro mani. Buona fortuna.

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