Cresciuto in cambio di un po’ d’olio
Ricordando lo scrittore Sebastiano Vassalli, autore di romanzi come La Chimera e Marco e Mattio, scomparso lo scorso 27 luglio. Aveva 73 anni e a settembre avrebbe dovuto ritirare il Premio Campiello alla carriera. Vinse lo Strega ed è stato candidato al Premio Nobel per la letteratura
Vassalli era nato il 24 ottobre 1941 a Genova, da madre toscana e padre lombardo, ma è vissuto sempre a Novara, sin da bambino. Intervistato da Antonio Gnoli il 14 settembre 2014 per il quotidiano la Repubblica, in una struggente e angosciante confessione, disse, di sé, di essere “il frutto di una gravidanza non voluta. Credo abbia fatto di tutto per espellermi. E io aggrappato alle viscere ho resistito. Odiava che nascessi. Sono nato. A dispetto di tutto”.
La sua vita non è stata semplice. Ha provato tanto odio, rabbia. Verso suo padre, per esempio: “Un nullafacente. Dedito, durante la guerra, alla borsa nera e poi non so. Fascista. Fino in fondo. Sempre dalla parte sbagliata. Il Merda”. Lo chiamava così, il Merda.
Alla domanda di Gnoli – “Chi l’ha allevata?” – rispose: “Dei parenti. In cambio di qualche chilo di farina e un po’ d’olio fui cresciuto. Diventai un novarese. Crescendo dissi loro: non vi preoccupate, in me non dovete vedere un adottato, ma un piccolo fondo pensione”.
La foto di apertura è tratta da Internet
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