Saperi

“Fa parte della mia dieta, fa parte della mia vita”

Inauguriamo una nuova rubrica, “Che olio sei”, per dar voce a chi l’olio da olive lo consuma senza esserne produttore o operatore professionale. Per l’esordio abbiamo pensato a Carmela Buongiorno, origini pugliesi, vissuta in Francia e ora a Milano. Per lei non c’è altro grasso alimentare che l’olio extra vergine di oliva. Tranne al mattino: “una bella fettina di pane con burro fresco non me la toglie nessuno”

L. C.

“Fa parte della mia dieta, fa parte della mia vita”

Carmela Buongiorno lavora come contabile a Milano, ma il suo mondo non si ferma ai numeri. La sua passione per il vino e per il buon cibo è fatta di viaggi nei luoghi di produzione di buone materie prime alimentari, ma anche di frequentazione di corsi, di seminari di degustazione, oltre che di cene tra amici, riservando la massima attenzione alla qualità degli alimenti.

Quale idea di olio lei si è fatta nel corso dell’infanzia? L’olio di quegli anni è stato quello ricavato dalle olive o un olio di semi?

Ho passato la mia infanzia nel nord della Francia, in Normandia e mi ricordo che lì utilizzavano molto il burro nella cucina e l’olio di semi. Invece mia mamma, pugliese doc, utilizzava il burro solo per fare le torte, l’olio di semi per friggere e l’olio extra vergine di oliva per cucinare e condire tutti gli altri cibi. Mi ricordo una volta che ha provato a friggere le patatine con olio di oliva ed erano più gustose e più croccanti. I miei genitori sono pugliesi e ogni anno andavamo in Puglia per passare le vacanze. Era l’occasione per portare in Francia alcuni prodotti come passato di pomodoro fatto da mia mamma e mia nonna, e l’olio extra vergine di oliva. Mi ricordo il profumo intenso e il suo gusto fruttato.

E oggi?

Oggi utilizzo l’olio extra vergine di oliva per la cucina e a volte anche per il mio corpo e i capelli. Ogni volta che visito una regione dove gli ulivi sono presenti, acquisto una bottiglia di olio extra vergine di oliva per scoprire i vari sapori, diversi dall’olio pugliese.

Quanto sarebbe disposta a spendere per una bottiglia di extra vergine?

I prezzi delle bottiglie che acquisto vanno da 12 a 20 euro. Spesso a novembre acquisto il novello, e preferisco la premitura a freddo.

A tal proposito, per lei la bottiglia che frequentemente acquista di quant’è? Da 250, 500, 750 ml o da litro?

Le bottiglie che acquisto sono in generale di 750 ml, anche se mi è capitato di acquistare una confezione di 5 litri per risparmiare. Ma non apprezzo molto l’olio venduto nelle grandi confezioni. Il sapore e il profumo svaniscono subito.

In tutta sincerità, senza alcuna senso di colpa o imbarazzo, qual è il suo condimento preferito tra tutti i grassi alimentari?

L’olio extra vergine di oliva è il mio condimento preferito in assoluto. Amo il suo colore brillante, il suo profumo e, soprattutto, il suo sapore. Amo quando pizzica in gola. Lo utilizzo sia a crudo che in cottura. Lo utilizzo in tutti i pasti, tranne al mattino. Una bella fettina di pane con burro fresco durante la prima colazione non me la toglie nessuno. Ma l’olio extra vergine di oliva non manca mai a casa mia. Fa parte della mia dieta, fa parte della mia vita.

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