Saperi

“Food obscura”, ovvero il cibo come forse non lo conoscevamo

Libri per l’autunno 2023. «Mangiare può essere l’esperienza di viaggio più immersiva e viscerale». Con queste parole si apre il volume illustrato edito da Mondadori che non può essere descritto solo come un viaggio tra le culture culinarie di tutto il mondo, o buona parte di questo. È una scoperta continua, pagina dopo pagina. Come sempre, non ci piace svelare molto – altrimenti, dove sarebbe il bello della lettura? – ma questo libro merita proprio di essere condiviso con voi

Olio Officina

“Food obscura”, ovvero il cibo come forse non lo conoscevamo

Per noi di Olio Officina il cibo ricopre un ruolo fondamentale.

Non solo perché trattiamo la cultura di un alimento – l’olio, per l’appunto – in tutte le sue sfaccettature, ma perché crediamo che lo sviluppo della società, odierna e del passato, sia totalmente intrecciato con quello del cibo, e viceversa.

Insomma, due componenti che mutano i proprio tratti e caratteristiche ogni volta che si incontrano.

Tutto quello che in cui crediamo – e molto di più – lo ritroviamo in Food obscura, dove l’introduzione recita «è un libro che scalfisce la superficie di un mondo gastronomico sorprendente».

Ad esempio, in New Mexico esiste il Chile Pepper Institute, nonché l’unica scuola al mondo di peperoncino. Vi sembra una cosa da poco, fondare un istituto non profit con il solo obiettivo di educare il pubblico al peperoncino? Dalla coltivazione alla raccolta, alla degustazione fino al lenire una bocca che brucia.

Anche noi con i nostri volumi, così come con le nostre manifestazioni, puntiamo a formare un consumatore consapevole nella scelta e utilizzo dell’extra vergine, chi ci segue questo lo sa bene.

La nostra operazione culturale si sposa alla perfezione con ciò che in Nevada avviene da oltre trent’anni, accorciando così le distanze geografiche che ci separano: cosa può fare, il cibo.

Cambiano le modalità, ma ci sono bisogni che da sempre si guarda al modo migliore per soddisfarli.

In Food obscura troverete i modi più strani, per noi donne e uomini del ventunesimo secolo, per conservare gli alimenti e rimarrete sopresi dall’estro dei pescatori, o dall’ingegno di numerose civiltà.

Ma anche diverti da alcune gare e festival dedicati a un alimento in particolare, come l’uovo di coccodrillo, grande oltre 7,5 centimetri. A Pattaya, sulla costa sudorientale della Thailandia, gli abitanti si sfidano e sapete chi vince? Chi ingurgita dieci uova (vi ricordate le dimensioni?) di coccodrillo in meno tempo.

Chiudiamo con uno sguardo rivolto a quella che, forse, sarà la cucina del domani, quella dove gli insetti entreranno a far parte dei menu.

Nella città di Taxco, in Messico, si mangiano le cimici verdi, chiamate jumiles. Non sono solo un alimento per gli abitanti, ma la loro consumazione è un momento pregno di significato. Si celebra addirittura la giornata annuale dedicata a questo animale, celebrata il primo lunedì che segue il Giorno dei Morti. Ovviamente, come potrete ben immaginare, non è una scelta casuale. Vi è la credenza, infatti, che gli insetti siano la reincarnazione dei loro antenati.

Ricordate quando prima accennavamo al fatto di come cultura e cibo si plasmino, dando un nuovo volto ai simboli, ai significati? Questo avviene da tempo immemore, in ogni luogo del pianeta. Ed è bellissimo.

In apertura, foto di Olio Officina©

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