Saperi

I dieci libri di Tanzarella

Sara Tanzarella ha iniziato a leggere nel momento in cui suo padre ha smesso di imporglielo. Riceveva in regalo libri a ogni compleanno, o di ritorno da un viaggio. Ora non smette di leggere, per quanto ama la lettura. Avvocato, si è occupata di comunicazione e ora segue con successo di risultati l’azienda olearia pugliese Le Ferre

Olio Officina

I dieci libri di Tanzarella

Nata a Castellaneta, in provincia di Taranto, nella stessa città ha frequentato il Liceo Classico. Si è laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Pavia, ed è avvocato civilista presso l’Ordine di Taranto, oltre che giornalista pubblicista. Non solo, si occupa anche di olio, in veste di “comunicatrice” per l’azienda olearia di famiglia. “Da sempre!”, precisa.
“Dopo la laurea mi sono dedicata contestualmente sia al completamento della formazione forense sia alla collaborazione stabile con La Gazzetta del Mezzogiorno, quale corrispondente da Castellaneta e collaboratrice per gli inserti speciali regionali. Sono stata anche responsabile ufficio stampa e membro dell’ufficio marketing di una nota società pugliese di servizi -settore del Turismo”.
“L’ampio respiro internazionale in cui ho lavorato (designer e architetti spagnoli, medici francesi, consulenti europei) hanno contribuito a determinare il mio melting-pot culturale, dinamismo e apertura relazionale (anche nel lavoro) e a ricercare sempre nuovo “colore” nella comunicazione”.

L’esperienza nel comparto oleario di Sara Tanzarella nasce nel 2001, quando la famiglia del suo fidanzato di allora, attuale marito – ebbe a rilevare un frantoio con macine e presse. “All’epoca – precisa – la lavorazione era quasi esclusivamente conto terzi e il prodotto confezionato (unitamente, a onor del vero, alla esperienza nel marketing) ancora troppo acerba per riscuotere successo!”.
Sara Tanzarella si è sempre occupata di naming, labeling, contenuti, eventi… “Insomma: ho sempre presentato il prodotto olio da olive, cercando di dare voce anche alla dedizione del mondo che lo lavora. Da allora – prosegue – non ho mai smesso di raccontare (e informare con mio marito – instancabilmente – anche in netta controtendenza con le voci del settore) l’olio e il suo comparto, supportando la scelta di mio marito (e suo fratello) di dedicarsi/ci completamente all’olio, con estrema professionalità, innovazione commerciale e, perché no?, anche un pizzico di audacia comunicativa”.

Chi è e cosa fa oggi Sara Tanzarella? “Ho messo da parte sia la libera professione, sia il giornalismo, per essere esclusivamente (non ho mai apprezzato, né usato troppo i “titoli”) responsabile della comunicazione di Le Ferre, oltre a seguire le relazioni con i clienti esteri: dalla etichetta al sito, dai social al blog, dagli eventi alle relazioni con clienti ed enti pubblici do’ voce all’azienda e al prodotto olio da olive”.

I DIECI LIBRI DI SARA TANZARELLA

1. LA CITTA’ DELLA GIOIA, di Domique Lapierre
Mi ha “iniziato” alla lettura, da adolescente. Un mix emotivo intenso per quella età, perché è un viaggio, è testimonianza, racconto di un dono.

2. LA SIGNORA DELLE CAMELIE, di Alexandre Dumas
Perché gli amori tormentati sono il punto debole di ogni donna o ragazza… Ho concluso il libro piangendo!

3. CANTO DI NATALE, di Charles Dickens
Infinito. Rappresentazione unica, per colore e ricchezza (sembra di essere a teatro mentre lo si legge), di miserie e virtù dell’essere umano. Un inno alla vita, sempre e comunque, perché c’è sempre una nuova possibilità.

4. L’ HAREM E L’ OCCIDENTE, di Fatema Mernissi
Una inaspettata e sorprendete scoperta della consapevolezza della donna nel mondo orientale. Perché i fondamentalismi non rappresentano alcuna verità, né culturale nè religiosa. E l’ignoranza è il più grande fondamentalismo da combattere!

5. LA LUNA DI CARTA, di Andrea Camilleri
Ci ho messo un po’ per “entrare nel linguaggio” dell’autore…. ma varcata la soglia del mondo di Camilleri, si diventa partecipi di un mondo ricco di ritmo e genialità.

6. LEI NON SA CHI SONO IO, di Oscar Bartoli
Il mio primo incontro con la “comunicazione” e l’informazione, con insegnamenti che in futuro avrei ritrovato e tatuato (a vario titolo) nella testa, nel cuore e nel lavoro.

7. COSE DI COSA NOSTRA, di Giovanni Falcone con Marcelle Padovani
Perché ci sono (e ci sono stati) uomini dello Stato che sanno (e hanno saputo) spiegare magistralmente al mondo intero cosa sia e come funzionino le cose in Italia, senza la necessità che oggi, autentici pagliacci, usino o peggio facciano televisione per pubblicizzare il loro mancato rispetto per quello stesso Stato e il suo Popolo.

8. ROMEO E GIULIETTA, di William Shakespeare
Poesia immortale. Ricordo di viaggi preziosi.

9. IL CACCIATORE DI ACQUILONI, di Khaled Hosseini
Occorre conoscere gli orrori del mondo. E la delicatezza di alcuni romanzi è uno strumento fortissimo.

10. IO CHE AMO SOLO TE, di Luca Bianchini
Perché la leggerezza della brezza marina è anche un modo (e fa tanto bene!) per guardare alle cose della vita, piccole e grandi: le paure e i rimpianti non hanno forma; e le gioie non per forza devono essere immense per essere profonde.

Aggiungo però anche l’ultimo libro che ho letto:
L’ IMPERATRICE CIXI, di Jung Chang: un interessantissimo spaccato sulla Cina di fine ‘800 – inizi ‘900 attraverso le opere di una donna impressionante. Lettura gradevolissima, molto ben scritto.

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