Il sito del Mipaaf? Troppo ministrocentrico
A differenza dei siti internet di altri dicasteri, quello delle Politiche agricole è stato concepito per dar lustro e visibilità solo al ministro. Un vero peccato
Per carità, non pensiate che la colpa sia solo della giovane Nunzia. Non è così. Tutti i ministri che l’hanno preceduta hanno utilizzato il portale del Mipaaf per autoesaltarsi. Non sappiamo se sia ogni volta da attribuire al ministro di turno, tale eccesso di esposizione, ma sicuramente nessuno si è mai sottratto alla scena, pensando bene di cavalcarla a proprio vantaggio. Sembra quasi una convenzione che di volta in volta rappresenti come una sorta di passaggio di consegne.
E’ un vero peccato, perché non siamo certi favorevoli a siti internet austeri, ma nemmeno a website in in cui il Ministro domini sui contenuti. Non vogliamo dar lezione di stile, ma crediamo che un sito istituzionale debba privilegiare il tema portante, non il titolare di un dicastero.
Il filo conduttore è l’agricoltura? Bene, che sia l’agricoltura, allora, la regina, non il ministro di turno. Con ciò non si intende qui svilire un prtale nutritio di contenuti, ma questi contenuti andrebbero posizionati diversamente, valorizzandoli. Per farsi largo e indivisuare le tracce tematiche di proprio interesse, meglio consultare la mappa del sito: QUI.
Per il resto, nulla da eccepire. Il sito del Mipaaf è dinamico e viene aggiornato di frequente, anche nella sua veste estetica, con grafiche invoglianti, che si prestano a una facile lettura e navigazione, quindi merita la più grande considerazione, salvo l’errore di renderlo ogni volta ministrocentrico: un grande e grave errore, perché protagonista deve essere solo l’agricoltura.
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