Saperi

In Italia non si educa alla democrazia

Un Paese democratico è fatto anche di regole e procedure, aspetti, questi, che non vengono purtroppo insegnati nelle scuole. Di fatto non si pone la necessaria attenzione alle dinamiche costituzionali e nemmeno si chiariscono modi, limiti e responsabilità nell'esercizio del potere.

Alfonso Pascale

In Italia non si educa alla democrazia

Nelle scuole manca qualsiasi educazione alle dinamiche costituzionali che possa assomigliare a quanto avviene nei paesi di cultura democratica. Quello che si fa, ancora in forme molto tenui, è un’educazione alla cittadinanza concepita in termini valoriali, vòlti più a stigmatizzare il male, che a comprenderlo e ad analizzarlo. È una mobilitazione civica che parla dei valori indicati nella prima parte della Costituzione, ma non educa alle regole del costituzionalismo, inteso come liberalismo politico, complesso di regole e istituzioni che definiscono i modi, i limiti, le responsabilità nell’esercizio del potere.

Non si conoscono indagini sistematiche su cosa effettivamente avvenga negli istituti scolastici. Recependo il dettato di una “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” votata dall’Onu nel 1989, anche in Italia una legge del 1997 ha previsto la costituzione di “Consigli comunali dei ragazzi”, da eleggersi nelle ultime due classi delle scuole elementari e nelle prime due delle medie inferiori, i cui sindaci e consigli affianchino i consigli comunali con specifiche funzioni. Si tratta di una educazione alla pratica democratica assai diffusa in molti paesi, e che di fatto ha avuto debole e poco convinta applicazione in Italia. Lo stesso accade con il “Model United Nations”, in cui gli studenti, in genere universitari, ma anche liceali, organizzano fittizie sessioni dell’assemblea dell’Onu nelle quali si familiarizzano con regolamenti, procedure, costruzione di accordi e formulazione di mozioni. In Italia tutto ciò ha scarsissima applicazione, nonostante sia stata più volte proposta in Parlamento l’estensione del voto ai sedicenni.

La democrazia è fatta anche di regole e procedure. Materia che tuttavia non viene insegnata nelle scuole. E quando si parla di riforme costituzionali, leggi elettorali e norme applicative dei principi costituzionali che riguardano i partiti e i sindacati, pochissimi sono i cittadini che si mostrano interessati. L’interesse può nascere solo se verrà svolta, a partire dalle scuole, un’effettiva educazione alla democrazia.

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia