Saperi

Nuove forme e nuove visioni vestono l’olio del domani

I Tabloid di Olio Officina sono delle edizioni speciali. In questo numero 4 in particolare ci siamo soffermati sulle parole di persone che lavorano ogni giorno per esaltare l’olio con elementi quali design, creatività, bellezza. Le loro opere sono espressione di un comparto che vuole rivoluzionarsi, che ha bisogno di nuovi linguaggi per essere raccontato. Così abbiamo raccolto tante storie e tante voci di chi è parte essenziale di questo cambiamento

Chiara Di Modugno

Nuove forme e nuove visioni vestono l’olio del domani

Designer e food designer, architetti, grafici. Sono tante le menti e le mani di coloro che lavorano per creare e regalarci la bellezza. Quella che non appaga solo gli occhi, ma scende più nel profondo, perché ricercata e realizzata con cura in ogni suo dettaglio.

Il tabloid OOF Special Edition Packaging & Design è una raccolta di voci e testimonianze delle persone che propongono ogni giorno nuove visioni, nuovi prodotti e nuove percezioni dei medesimi.

Adesso proviamo a raccontarvi come questi concetti siano stati incanalati in questa edizione del nostro Tabloid, e quali iniziative vengano intraprese dalle realtà olearie per narrare sotto una nuova luce l’olio, alimento simbolo della nostra cucina.

In questo quarto numero è stato intervistato il designer Mauro Olivieri, giurato e poi presidente del contest Le forme dell’olio. Olivieri ha assistito a un radicale cambiamento di quello che era il modo di vestire l’olio, e da bottiglie anonime, caratterizzate da colori scuri, senza una voce capace di contraddistinguerle, si è giunti a design ricercati ed elaborati in ogni loro parte. Dimensioni e forme diverse, unite a etichette specifiche per resistere alle gocce che colano, stanno rivoluzionando lo scenario del comparto oleario, e Mauro Olivieri non ha dubbi: «Le forme dell’olio ha dato un contributo positivo al mondo dell’olio e, a seguire, a quello dell’aceto» sì, perché Olio Officina, da quattro anni, ha esteso l’iniziativa anche agli aceti, riscuotendo entusiasmo e risposte positive da parte degli acetifici. La sua testimonianza è fondamentale, in quanto lui stesso lavora perché questo settore si rinnovi e si rinnovi anche la proposta dei ristoratori, non solo delle aziende. Questo perché ci deve essere un continuo flusso di scambi di idee, di confronti, tra chi l’olio lo produce e tra chi, poi, lo serve ai clienti. Perché è vero, la narrazione che svolgono queste due realtà è diversa, ma può comunque essere complementare.

Un’ospite speciale di questo numero è la Spagna con il fondatore di Ipacklab, Francisco Tornos, e la designer Isabel Cabello della pluripremiata agenzia CabelloxMure, che da dodici anni si occupa di «realizzare un abito su misura per l’olio» e ci riesce, con colori, stili, sempre differenti e particolari.

Cabello ci racconta come si sviluppa il dialogo una volta nata la collaborazione con i clienti, quali analisi si conducono e come si riesce a incastrare al meglio la sua anima creativa e la richiesta del committente. Quello che svolgono lei e i suoi soci non è limitato a realizzare un prodotto bello, che sappia attrarre, ma devono riuscire a incanalare in pochi centimetri tutta l’anima dell’azienda. E ciò non è facile, ma le sue parole tradiscono emozione anche solo nel leggerle: se si lavora con questa passione è impossibile non realizzare un prodotto di qualità, che sappia conquistare gli occhi di chi lo osserva.

Lo sappiamo, sarebbe bello scendere più nel particolare, magari portandovi anche le parole di Tornos che ci ha restituito nel corso di un’intervista, o approfondire la visione di una food designer come Simona Del Bene, ma non possiamo sbilanciarci e anticipare troppo di quello che abbiamo preparato per i nostri lettori e lettrici.

Ma ancora una cosa possiamo dirvela. Il numero 4 del Tabloid di Olio Officina contiene un omaggio a Gianni Pasini, un nome che ha firmato progetti e lavori di tantissime importanti aziende, e vincitore del prestigioso Premio Compasso d’Oro nel 1987. Luigi Caricato, il direttore di Olio Officina, racconta di Pasini come un grande maestro, e non c’è parola che non trasmetta immensa stima e affetto.

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