Saperi

Perché l’evoluzione è vera

Nel libro di Jerry Coyne i risultati delle ricerche di genetica, paleontologia, geologia, biologia molecolare, anatomia e biologia dello sviluppo. Un saggio per chi non ha paura di accettare la scimmia che ha in sé, e per chi avesse voglia di levarsi qualche dubbio sulle proprie origini

Paola Cerana

Perché l’evoluzione è vera

Il libro s’intitola Perché l’evoluzione è vera ed è stato pubblicato da Codice Edizioni nel 2011. Ritengo sia un piccolo gioiello di cultura, scienza e letteratura, perché – come spesso accade – quando uno scienziato, appassionato e innamorato del suo lavoro, si cala nella scrittura riesce ad essere altrettanto avvincente e comunicativo di uno scrittore professionista.

Sembra incredibile che ancora oggi sia necessario discutere per dimostrare che la teoria dell’evoluzione di Darwin è corretta. Siamo disposti ad accettare l’evidenza di fatti straordinari, in un Universo indagato nelle sue viscere più inarrivabili: dalle più invisibili, microscopiche molecole, fino agli sconfinati orizzonti astrali.

Ci lasciamo emozionare da improbabili relazioni virtuali, anziché godere completamente di quelle reali; ci nutriamo di prodotti della Terra estratti dai cilindri dei maghi della chimica, anziché dal sudore dei contadini; concepiamo esseri animali e umani, frutto di assemblaggi genetici fantascientifici e non del desiderio di due creature innamorate.

Tutto ciò, e molto altro ancora, fa inorridire alcuni ed esaltare altri, ma, in ogni caso, è un dato di fatto, un progresso inarrestabile che appartiene al nostro tempo, alla nostra realtà. Al contrario, l’idea che gli Esseri Umani – gli stessi che inventano, scoprono e fanno miracoli come piccoli, grandi dei – possano davvero discendere da esseri pelosi, senza il dono della parola e forse persino del pensiero, sembra proprio non andar giù ancora a parecchi.

Dunque, Coyne riassume nel suo libro i risultati delle più recenti ricerche di genetica, paleontologia, geologia, biologia molecolare, anatomia e biologia dello sviluppo, dimostrando l’infallibilità della teoria evoluzionistica e ribadendo la sua superiorità rispetto al creazionismo e alla pseudoscienza del disegno intelligente. Ma, soprattutto, Coyne offre una benevola pacca sulla spalla a quanti temono di sentirsi atei o immorali, accettando la teoria darwiniana.

Tranquillizza teologi, filosofi, scettici e comuni pensatori, spiegando come, in realtà, l’evoluzione permetta semplicemente di conoscere meglio il mondo vivente, di ammirarlo e comprenderlo senza temerlo, prendendo consapevolezza del posto che noi Esseri umani occupiamo nell’Universo.

La verità – il fatto che noi, come i leoni, le sequoie e le rane, siamo tutti il risultato della lenta sostituzione di un gene con un altro, un processo in cui ogni passaggio determina un piccolo vantaggio in termini produttivi – è certamente più soddisfacente di una bella favola o di mito delirante che ci racconta d’essere comparsi dal Nulla!

Anziché spaventare, la teoria dell’evoluzione dovrebbe, quindi, affascinare. Non è né morale né immorale, è semplicemente meravigliosa, perché lungi dal limitare le nostre azioni, la sua comprensione può liberare le nostre menti.

Credo, con Coyne, che gli esseri umani siano soltanto un piccolo ramoscello che appartiene a un albero evolutivo enorme e infinitamente ramificato. Un piccolo ramoscello, però, molto, molto speciale. Perché ampliando le potenzialità del nostro cervello, la selezione naturale ci ha rivelato mondi completamente nuovi.

Abbiamo saputo migliorare la qualità delle nostre vite, rispetto a quelle dei nostri antenati, abbiamo imparato a scalare vette altissime, a nuotare negli abissi oceanici, a viaggiare su altri pianeti e dentro il nostro stesso corpo. Sappiamo scrivere libri, comporre poemi e suonare sinfonie per dar voce alle nostre emozioni; sappiamo risolvere formule matematiche, enigmi logici e leggi chimiche per soddisfare la nostra ragione.

Accidenti, ma è miracoloso tutto questo!

Nessun’altra specie sul nostro Pianeta ha raggiunto risultati simili. Nessun’altra specie ha ricevuto in eredità dalla selezione naturale un cervello così complesso da permettere di capire le leggi che governano l’Universo, la psiche umana e chissà, persino di intuire Dio!

Per questo dovremmo esser orgogliosi di essere diventati ciò che siamo e pensare come Charles Darwin: “Quando concepisco tutti gli esseri non come creazioni speciali, bensì come discendenti diretti di alcuni, poco numerosi, esseri vissuti molto tempo prima che si depositassero i primi strati del sistema siluriano, mi sembra che ne escano nobilitati.”

In apertura, Charles Darwin

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