Saperi

Un’estate con Sossio Giametta

Per trascorre il tempo della vacanza in maniera intelligente, tra relax e buone letture, consigliamo una serie di titoli di uno tra i massimi filosofi contemporanei. Con Olio Officina ha pubblicato due volumi a metà tra narrativa, saggistica e memorialistica, ma noi vi consigliamo anche altri suoi libri. Perché le buone letture fanno bene allo spirito e fortificano la mente

Olio Officina

Un’estate con Sossio Giametta

Sono tanti i libri scritti dal filosofo Sossio Giametta.

Noi ve ne consigliamo alcuni.

Capricci napoletani

Edizione Olio Officina

I “Capricci napoletani” sprizzano una naturalezza quasi stendhaliana, ne hanno lo stesso beau désordre; li si legge rapiti, felici, leggermente attoniti, sorpresi d’incontrare fulminanti aforismi inframmezzati a ricordi e gags. Insomma, nonostante il filo rosso di Partenope che li annoda, o forse proprio grazie a esso, la loro scrittura ariosa autobiografica contenta di sé li pone tra le cose migliori del filosofo Sossio Giametta, di certo tra le più intime. Tanta bravura rinchiusa nel breve giro d’una prosa di colore, addirittura domestica, ci dà lo stesso senso di stupefazione e capogiro della saliera di Cellini: riesce a volgere l’ordinario in straordinario.

Una vacanza attiva

Edizione Olio Officina

Due racconti del filosofo Sossio Giametta: “Una vacanza attiva” e “Il ragazzo americano”. L’involontaria educazione alla vacanza di un uomo proveniente da un ambiente provinciale, in cui fare vacanze non esisteva quando era giovane, se non per i pochissimi ricchi del paese; poi, anche quando le vacanze erano diventate abitudine generalizzata, non aveva ancora maturato l’idea della legittimità della vacanza come ricreazione dopo un lungo periodo di lavoro e come arieggiamento della vita e cambiamento, per un certo tempo, di usi e abitudini. La vacanza rimaneva sempre contaminata, nel suo animo, da un senso di spreco e di colpa.

Il colpo del timpano

Edizione Saletta dell’Uva

Mentre esplora un fondale marino, il protagonista fa con la testa un movimento brusco che gli causa la rottura di un timpano. Non se ne rende conto. Ma l’orecchio si infetta ed egli, per incitamento di una nipote medico, si fa visitare. La diagnosi lo mette in agitazione. Aveva vissuto in beata ignoranza dei limiti fisici e ora si trova a far fronte a una menomazione annunciata. Preoccupato dell’entità di questa, cerca di informarsi da un amico che ha avuto due volte lo stesso incidente. Riprende contatto con lui, sua moglie e una loro amica, dopo che i loro rapporti erano cessati a causa dell’incapricciamento delle due donne per lui. L’ansioso tentativo si perde nel nulla, come un altro che egli fa nello stesso senso. Intanto però egli si abitua al nuovo stato e ben presto l’abitudine trapassa in indifferenza. Ma egli non è più quello di prima: ha cominciato a invecchiare.

Il bue squartato

Edizione Mursia

Il bue squartato è Nietzsche, da cui ciascun interprete si ritaglia una bistecca trascurando il resto. Gli altri macelli sono quelli che la vita fa di noi, quelli che noi facciamo di noi stessi e degli animali, quelli che in tutto il libro si fanno di luoghi comuni e di idee ricevute, nonché i “macelli” critici di grandi autori come Platone, Sant’Agostino, Bruno, Spinoza, Schopenhauer, Nietzsche, Heidegger, Hegel, Croce e altri, senza risparmiare gli autori odierni: macelli che Sossio Giametta fa, dopo lo scavo dei loro tesori, come continuazione del loro lavoro. Fino ad abbozzare in conclusione, con osservazioni scaturite dall’esperienza di una vita, un vero e proprio metodo filosofico ad uso dei giovani pensatori, che innova sui metodi classici come quelli di Descartes e di Spinoza. Giametta, intervistato da Giuseppe Girgenti in occasione del suo ottantesimo compleanno, racconta la sua esperienza tra Firenze e Weimar come collaboratore all’edizione critica Colli-Montinari delle opere di Nietzsche, come traduttore, saggista, narratore, critico letterario e giornalista, dà una nuova immagine di Nietzsche e una nuova sintesi di Schopenhauer, getta una profonda luce sul Cristianesimo e sulla Chiesa, esplora le radici dell’attuale situazione politica ed economica italiana ed europea, si interroga su aspetti problematici di Platone e trancia la questione della responsabilità politica di Heidegger.

Ritratti di dodici filosofi

Edizione Saletta dell’Uva

Un incontro casuale e ignaro con il direttore di un prestigioso settimanale di attualità, rigorosamente dedito al compito affidatogli, ma nostalgico della cultura profonda, si trasforma in un’inaspettata opportunità per un filosofo rifiutato dai media per le sue inclinazioni troppo serie per corrispondere alle istanze populistiche del vasto pubblico, di rivisitare e ridare in sintetici ritratti la sostanza dei filosofi su cui si è formato: una bella occasione, per lui, di riesplorarli, reinterpretarli e collegare organicamente tra loro le acquisizioni del passato. Si tratta anzitutto di quelli che Sossio Giametta ha più studiato e su cui ha più lavorato, che ha anche tradotti, per disobbligarsi dei doni preziosi da loro ricevuti: Nietzsche, Spinoza, Schopenhauer; poi di altri pur amati e frequentati e però anche, all’occorrenza, criticati, quando ciò era richiesto per la continuazione del loro lavoro: Platone, Aristotele, Descartes, Montaigne, Hegel ecc. Con sorpresa dell’autore stesso, che intendeva solo sintetizzarli, la ricerca ha dato frutti originali. Ogni ritratto fornisce elementi essenziali nuovi, rimasti finora ignorati dai numerosissimi studiosi di questi filosofi. Usando un linguaggio chiaro e semplice, senza formule e con un procedimento che accompagna il lettore nella comprensione dei problemi filosofici, Giametta ha fatto anche conoscere al pubblico italiano un filosofo che non è conosciuto come tale, ma solo come insigne storico e critico della letteratura, Francesco De Sanctis, che ha fornito la sostanza del sistema crociano, nonché il Vico della filosofia tedesca, Johann Georg Hamann, detto Il mago del Nord, rovesciatore dell’illuminismo e iniziatore di tutti i movimenti della grande cultura tedesca di fine Settecento.

Grandi Problemi risolti in piccoli spazi – Codicillo dell’essenzialismo

Edizione Bompiani

Anche se il premio Nobel è previsto per le scoperte scientifiche e non per quelle filosofiche, dice Sossio Giametta, quelle filosofiche ci sono. Molte sono sparse con naturalezza in questo libretto

Al pari delle scoperte scientifiche, quelle filosofiche hanno bisogno, per essere esposte, di poche pagine. Ma questo dipende dal fatto che quando si colpisce il bersaglio non c’è bisogno di descrivervi intorno ampi giri, di tracciare arditi arabeschi e di intrecciare strutture acrobatiche nel tentativo impossibile di recuperare con la complessità ciò a cui solo con la semplicità della ”profunda claritas” si può accedere. Il male, la morale, la natura, il bene, il libero arbitrio, la logica, la religione, l’immortalità e altri problemi millenari vengono in questo libro risolti con lo stile chiaro ed essenziale che è magistralmente analizzato dal postfatore Marco Lanterna.

Cortocircuiti

Edizione Mursia

Ogni originalità comincia con l’imitazione dei maestri: l’ammirazione e l’entusiasmo non lasciano spazio a pretese personali. Ma il discepolo può maturare solo facendo i conti fino in fondo con i suoi modelli. Solamente dopo potrà dire con Zarathustra: “Si ripaga male un maestro, se si resta solo il suo allievo”. In un serrato confronto con filosofi antichi, moderni e contemporanei, lungo come una vita, Sossio Giametta affronta i più importanti problemi di filosofia. Ciascuno dei pezzi raccolti in questo libro è una monade indipendente, che tuttavia forma con gli altri una catena ininterrotta, capace di illuminare a giorno le grandi vicende della filosofia, della storia e dell’esistenza. La serenità che spira da tutto il libro non significa assenza di polemica, al contrario: Giametta battaglia senza risparmiare il “divino” Platone, alla stessa stregua di Descartes, Pascal, Heidegger, Hadot, Vattimo, Severino. Perché in filosofia la verità passa avanti all’amicizia e all’ammirazione e la sola autorità è la razionalità, non l’antichità, la tradizione o la fama.

Introduzione a Nietzsche. Opera per opera

Edizione Garzanti

Il dirompente pensiero di Nietzsche ha fatto saltare certezze e stabilità, e ha aperto interrogativi drammatici, ancora privi di risposta. I saggi di Sossio Giametta mostrano in che modo Nietzsche persegua, attraverso uno scetticismo profondo e sconvolgente, l’ideale dell’indipendenza umana e l’educazione di sé e degli altri alla grandezza, rivestendo di alta poesia la multiforme tragedia del vivere; ma anche in che modo egli, sotterraneamente sospinto dalle correnti dell’epoca, per combattere la decadenza nel suo aspetto morboso-estetizzante sviluppi l’altra sua faccia, quella della violenza, accelerando la crisi involutiva della civiltà cristiano-europea giunta al tramonto.

La foto di apertura è di Olio Officina

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia