Saperi

Una oleoteca “parlante”

E’ per certi versi una propaggine fisica dell’antico frantoio musealizzato di Seggiano, in provincia di Grosseto. Vi si respira un’atmosfera del passato, ma è come immergersi nel futuro. E’ sufficiente guardare come è stato allestito lo spazio per rendersene conto

Olio Officina

Una oleoteca “parlante”

L’olio – si legge in un documento che racconta il progetto di “Radici Intelligenti” a Seggiano, in provincia di Grosseto – sotto il profilo materico, a differenza del vino, non si presta a essere apprezzato nelle differenze da un pubblico vasto: i diversi colori, densità, profumi e gusti sono riconoscibili solo dopo un’opportuna formazione. Eppure – si legge – è altrettanto vero che nessuna materia “parla” più del suo territorio di quanto l’olio non faccia. Racconta tutto dei luoghi ai quali appartiene”.
Non è un caso che il comune di Seggiano, molto attivo in tal senso, abbia deciso di valorizzare tale materia prima con un museo, ma non un museo come tanti altri ve ne sono in giro, qualcosa di ben diverso, fino ad avere anche una propria oleoteca.

Del Museo dell’olio e dell’olivastra ne avevamo già scritto, rendendo bene l’idea che vi sta dietro. Un grande progetto, frutto di un disegno che mira a fare qualcosa di nuovo, creando interazioni e sviluppi oltre i luoghi classicamente deputati a essere considerati musei. Nell’ambito di questo grande progetto c’è stato posto anche per una oleoteca, concepita come uno spazio di degustazione e vendita.

Nella piazza di Seggiano è prevista la sosta dell’oleoteca. Tutto parte da un principio di fondo: l’olio di olivastra non è solo una merce liquida, un grasso da utilizzare in cucina, dietro c’è anche una storia che va saputa raccontare e potrà essere conosciuta e apprezzata a partire dall’analisi visiva, olfattiva, gustativa e tattile. Ecco allora l’oleoteca, una propaggine fisica dell’antico frantoio musealizzato. Vi si respira un’atmosfera del passato, ma con una immersione nel futuro. E’ sufficiente guardare come è stato allestito lo spazio per rendersene conto.

L’oleoteca – si legge sempre nel documento predisposto dal Comune di Seggiano – apre il racconto sul territorio che trova il suo spazio elettivo nella vicinissima Torre dell’Acqua.

Chi ha curiosità e vuol saperne di più, può ovviamente recarsi in Toscana, come è giusto che sia, guardando in prima persona ciò che si è realiato e si sta via via realizzando; ma chi, dal 22 al 24 gennaio, si trova a Milano, non manchi nel contempo di prendere parte a Olio Officina Food Festival, dove Fabio Menchetti avrà modo di raccontare, con parole e immagini, il grande progetto di museo diffuso che ha messo in piedi brillantemente e coraggiosamente il Comune di Seggiano. Sarà possibile capire come da una grande idea anche un piccolo centro urbano possa realizzare qualcosa di molto importante e meta di turismo.

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