Visioni

Chi stabilisce chi mangia e chi guarda?

Alberto Guidorzi

Qualcuno avrà sicuramente sentito parlare di “agricoltura sinergica”. E’ un’agricoltura che si rifà alle idee di Masanobu Fukuoka, che voleva che si praticasse “un’agricoltura naturale”. Solo che non esiste un’agricoltura naturale perchè il fare agricoltura significa “modificare” il contesto in cui crescono le piante che ci danno cibo. Questa forma di agricoltura è praticata dall’uomo da quando ha smesso di essere coglitore-cacciatore, come cioè vorrebbe che diventassimo ora tutti noi, solo che siamo già 7 miliardi.

Basta riflettere che la prima forma di agricoltura è stata quella del “taglia e brucia”: un appezzamento si disboscava e si bruciavano le ramaglie e poi lo si coltivava, solo che la fertilità era così scarsa che su quel terreno al massimo si poteva coltivare per uno o due anni, poi occorreva disboscare un altro appezzamento e abbandonare alla vegetazione spontanea il primo. Ora se si voleva campare in un contesto di questo genere e con i mezzi di allora si poteva ritornare sul primo terreno solo dopo 50 anni se si voleva che la vegetazione spontanea rifacesse la fertilità utile al ritorno della coltivazione. Infatti al crescere della popolazione il “taglia e brucia” non ha retto, eppure era la forma che più si avvicina alle idee di Fukuoka.
Infatti ora si parla di orticoltura sinergica e non di agricoltura sinergica in quanto vi sarebbero tanti che guarderebbero gli altri mangiare. Chi stabilisce chi mangia e chi guarda?

Fukuoka poi era figlio di un proprietario terriero e si ritirò nella sua azienda dove la superficie disponibile compensò la scarsissima produzione di cibo…certo lui riusciva a mangiare, mentre gli altri che non erano figli di proprietari terrieri come sarebbero campati. Concludo riportando quello che disse il premio Nobel Bourlaug a chi gli contestava aver permesso l’agricoltura produttivistica. Egli ebbe a dire: “alcuni attivisti ambientali delle nazioni occidentali sono il sale della terra, ma molti sono elitari. Non hanno mai sperimentato la sensazione fisica della fame. Portano avanti le loro battaglie dai loro uffici confortevoli di Washington o Bruxelles. Se avessero vissuto un mese in mezzo alla miseria del mondo in via di sviluppo, come ho fatto io per 50 anni, starebbero piangendo per i trattori, i fertilizzanti, i canali di irrigazione e sarebbero indignati dal fatto che alcuni elitari alla moda se ne stavano a casa, cercando di negare loro queste cose”.

Vorrei chiedere a Fukuoka, se fosse ancora in vita, e ai suoi seguaci moderni che trovano le sinergie dove non ci sono, laddove si pratica un’agricoltura primitiva non si ara, non si sarchia, non si concima come esige il fare agricoltura od orticoltura sinergica?

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