Visioni

Il capitale umano è la conoscenza che si trasforma in produttività

Alfonso Pascale

Theodore W. Schultz è stato un agronomo ed economista agrario che ha scritto molte opere importanti. Purtroppo, nessuna di esse è stata mai tradotta in italiano.

Lo studioso è noto per aver elaborato la teoria del capitale umano.

Dopo la seconda guerra mondiale, incontrò una coppia di contadini anziani e apparentemente poveri che sembravano abbastanza contenti della loro vita. Chiese loro perché. Risposero che non erano poveri; i guadagni della loro fattoria avevano permesso loro di mandare quattro figli all’università e credevano che l’istruzione avrebbe aumentato la produttività dei loro figli e, di conseguenza, il loro reddito.

Quella conversazione portò Schultz a formulare il suo concetto di capitale umano. Capì che il capitale umano poteva essere studiato utilizzando gli stessi termini applicati al capitale non umano. Il capitale umano era la conoscenza che si trasforma in produttività.

Nel 1979 Schultz fu insignito del Premio Nobel per le scienze economiche. E il titolo della lezione che svolse in occasione del conferimento del Premio è “L’economia di essere poveri”. Un testo bellissimo che andrebbe riletto ancora oggi.

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