Visioni

Il punto d’inizio di un nuovo modo di vedere

Alfonso Pascale

La caduta del Muro e la riunificazione della Germania cambiarono il paradigma dell’integrazione europea. Proprio la divisione delle due Germanie era stato il presupposto della possibilità di avviare il progetto di costruzione di quella Unione europea annunciato da Robert Schuman nel 1950.

A quel punto bisognava ripensare e riformulare a fondo la forma istituzionale e le infrastrutture portanti dell’Integrazione, sia per governare l’Integrazione al suo interno, sia per confrontarsi adeguatamente con il mondo esterno.

Nelle forme istituzionali e della ‘governance’, nella politica, nel governo dell’economia, nella stabilità sociale, nella strategia per il futuro, in quanto l’Europa unita non era più (solo) una risposta alle tragedie del passato ma una proposta strategica per affrontare le sfide del futuro.

È per questo che il trentennale del Muro non è la celebrazione di un fatto che conclude una storia, ma il punto d’inizio di un nuovo modo di vedere l’integrazione europea che non si concretizza in una progettualità compiuta.

Riflettere su questo dopo trent’anni è importante perché quel cambio di paradigma è ancora tutt’ora aperto dinanzi al parlamento Europeo: è la grande questione della Democrazia oltre lo Stato.

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