In un brano di Italo Calvino, tratto da Le città invisibili, è ben illustrato il concetto di innovatività d’impresa.
“Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – chiede Kublai Kan. Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra – risponde Marco – ma dalla linea dell’arco che esse formano. Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi aggiunge: Perché mi parli delle pietre? E’ solo dell’arco che mi importa. Polo risponde: Senza pietre non c’è arco”.
Innovare significa imporre agli elementi (le pietre) nuove forme e nuovi ordini. Per creare novità occorre pensiero pensante; un pensiero cioè che sappia indicare la direzione di marcia. Non basta il pensiero calcolante, che pure è necessario. E occorre anche non avere paura del futuro: non si deve temere che il ponte possa crollare.
Non dobbiamo ritenere destabilizzante il futuro solo perché non è in nostro possesso.
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