Visioni

Sono tempi in cui non si può più tacere

Daniele Tirelli

Sono tempi in cui non si può più tacere

Chiedo, a chi ha voglia di ragionare: ma davvero credete che esista il solo nemico Germania dell’Italia, in Europa?

Guardate questa semplice tabella!

Pensate che i Paesi virtuosi nel gestire il Debito Pubblico – come Estonia, Latvia, Polonia, Slovenia, Lituania, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia… – che hanno un Prodotto Interno Lordo inferiore al nostro siano d’accordo per fare sforare all’Italia i parametri concordati con spese incontrollate?

Pensate che siano felici di affrontare speculazioni e crisi finanziarie che toccheranno tutte le nazioni dell’Unione per un atteggiamento anti-europeo del Bel Paese?

Pensate che negli USA uno Stato – diciamo l’Ohio, o il Nevada – possano sfuggire finanziariamente alle norme dell’Unione (degli Stati d’America)?

Tanto per citare qualcuno ci fu un tal presidente Lincoln (conoscete?) che di fronte alla secessione degli Stati del Sud (che si sentivano schiacciati dalla potenza industriale e dal liberismo degli Yankee del Nord) prese qualche provvedimento!

Non è che si secede, così come se si trattasse di un flirt tra adolescenti!

La storia insegna (se l’avete studiata!) che ci sono sempre reazioni politiche ed economiche gravissime a fronte di idee bislacche.

Amici, costoro non stanno parlando in un dibattito televisivo. Stanno parlando dei nostri soldi e, se avete un mutuo a tasso variabile, capirete subito di cosa si parla.

Mi chiedo: cosa penserebbero i professori (veri) che hanno cercato di insegnarmi un po’ di economia: Beniamino Andreatta, Marcello De Cecco, Lionel Robbins, Giorgio Fuà, Enzo Tarantelli …

Chi oggi ha una cultura superiore ha il dovere di invitare al ragionamento, in un clima di animi sovraeccitati dalla demagogia e dall’opportunismo dei circoli mediatici che, come negli anni folli, e di piombo, lisciavano incoscientemente il pelo agli “extra-parlamentari”, zittendo i richiami dei saggi. La storia non deve ripetersi.

Lo scrivo non tanto da laureato PhD (vero) dell’Università dell’Unione Europea (che forse verrà degradato dai “sovranisti” – ma perché non li chiamiamo nazionalisti?), ma da persona che ha vissuto abbastanza per imparare (mai abbastanza!) dalla vita e dalla storia, debbo perciò proporre una semplice riflessione.

Se invece di essere noi a uscire dall’Euro fosse la signora Merkel a tornare al super Marco?

Già, se invece di uscire noi dall’Euro per creare una moneta “venezuelana” che falcerebbe il valore della nostra ricchezza, delle retribuzioni e delle pensioni (vi scordereste di fare le vacanze all’estero, tanto per dire!), che farebbe esplodere i tassi sui mutui delle vostre case, ecc. ecc.

Se invece di uscire noi, uscisse la Signora Merkel per tornare al super Marco (che diverrebbe il riferimento per i capitali del resto d’Europa e anche per i nostri in fuga precipitosa) cosa accadrebbe?

Preferireste che il vostro fondo pensioni investisse in super-marchi o nella nuova lira?

Preferireste indebitare la vostra azienda per competere con il resto del mondo o venderla al più presto a stranieri che vi pagano in moneta solida?

Vorreste mettere dei dazi all’importazione e subire i dazi all’esportazione dal resto del mondo?

Per inciso, nel periodo pre-Euro, la Germania venne accusata, anche dall’Italia, di resistere alla moneta unica e difendere la loro super moneta, amata dalla stragrande maggioranza dei tedeschi, che se venissero interpellati con un referendum voterebbero in stragrande maggioranza per uscire domani mattina!

Giovani e meno giovani, attenti alle idee facili sbraitate da chiunque!

HISTORIA MAGISTRA VITAE

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