Visioni

Zona cuscinetto

Alfonso Pascale

Nel leggere il saggio «Pourquoi l’épidémie de Covid-19 est-elle à ce point politisée?» Observations d’un diplomate chinois en poste à Paris, scritto dall’inviato della Repubblica popolare cinese nell’Esagono, Lu Shaye, che campeggia nel sito dell’Ambasciata cinese in Francia, si resta esterrefatti.

Inizia dicendo che “questa epidemia è il nemico comune di tutta l’umanità” e che l’unica risposta efficace “risiede negli sforzi di tutti i paesi, nella loro coesione, nella loro cooperazione e nel coordinamento dei loro sforzi per combatterla”.

Poi l’autore afferma, senza veli: “Gli occidentali stanno iniziando a non avere fiducia nella democrazia liberale […] sono diventati psicologicamente fragili”.

La soluzione è nel “socialismo con caratteristiche cinesi” che “ha dimostrato la sua capacità di concentrare le risorse al servizio di grandi risultati. Ha rivelato il potere di un intero popolo unito, nonché la forte capacità di mobilitazione, organizzazione ed esecuzione del Partito comunista cinese. Questo è ciò che ci ha permesso di superare l’epidemia in soli due mesi, di tornare rapidamente al lavoro e a una vita normale, riducendo al minimo i danni causati dal virus”.

Siamo in presenza di un testo ufficiale che enuncia una vera e propria strategia politica per imporre la propria egemonia nello scacchiere internazionale. E L’Europa è diventata la zona cuscinetto dello scontro tra Pechino e Washington.

Chi ha a cuore la democrazia, non può rimanere indifferente.

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